Calcinacci cadono a pochi passi da una persona su Corso Cavour

Nel pomeriggio del 24 ottobre alcuni calcinacci sono caduti pericolosamente sul Corso all’intersezione con Piazza della Repubblica. In quel momento passava una persona che grazie alla tenda azzurra di un negozio ha evitato conseguenze.

Il palazzo ha un intonaco piuttosto usurato e le condizioni meteo con pioggia e forte vento potrebbe aver provocato il distacco dei calcinaci precipitati in terra. Sul posto i Vigili del Fuoco che hanno messo in sicurezza l’area in attesa di un intervento più tecnico e definitivo.




“Umbria precaria”, il documento presentato dai Giovani Democratici dell’Umbria

I Giovani Democratici dell’Umbria sono entusiasti di presentare il documento “Umbria Precaria”. L’iniziativa avrà luogo sabato 28 ottobre 2023 presso la sede del PD di Orvieto in via Pianzola.

Questo incontro è un’opportunità unica per discutere delle questioni più urgenti e cruciali che affliggono i giovani lavoratori umbri, con l’obiettivo di creare soluzioni innovative e promuovere un dialogo costruttivo. L’evento é promosso dai Giovani Democratici di Orvieto, i Giovani Democratici dell’Umbria e il Circolo del Partito Democratico di Ciconia.

Introdurrà il Segretario del circolo dei Giovani Democratici di Orvieto, Leonardo Cruciani e relazionerà il Dirigente Regionale Giovani Democratici dell’Umbria, con delega al lavoro, Simone Emili. L’evento sarà aperto al pubblico e offrirà un’opportunità di interazione e partecipazione attiva.

Per informazioni: gdorvieto@gmail.com




Incidente tra mezzi pesanti sulla A1 tra Chiusi e Fabro, traffico bloccato e un ferito non grave

Incidente nelle prime ore della mattina del 24 ottobre sull’autostrada tra Chiusi e Fabro in direzione sud al km 416. Coinvolti veicoli pesanti uno dei quali ha perso gran parte del carico sulla carreggiata.

Fortunatamente risulta solo un ferito non in condizioni gravi. Intanto risulta bloccato il traffico in direzione sud tanto che la Polizia Stradale, intervenuta sul luogo dell’incidente insieme a Vigili del Fuoco, personale del 118 e operai di Autostrade per l’Italia, indica come uscita obbligatoria Chiusi per chi proviene da Firenze. Si sta liberando la carreggiata dal collettame caduto da uno dei veicoli pesanti coinvolti per far riprendere il flusso del traffico in direzione sud.

ENGLISH VERSION

AN ACCIDENTI INVOLVING HEAVY VEICHLES OCCURRED ON THE A1 MOTORWAY BETWEEN CHIUSI AND FABRO CAUSING A TRAFFIC STANDSTILL AND RESULTING IN ONE NON-SERIOUS INJURY

An accident occurred in the early hours of October 24 on the highway between Chiusi and Fabro in the southbound direction at kilometer 416. The accident involved heavy vehicles, one of which lost a significant portion of its cargo on the roadway.

Fortunately, there is only one non-serious injury reported. As a result of the accident, southbound traffic is blocked. The Highway Police, together with the Fire Department, 118 personnel, and Autostrade per l’Italia workers, are on the scene. They have advised drivers coming from Florence to take the Chiusi exit as it is currently the mandatory exit. Efforts are being made to clear the road of the debris from one of the involved heavy vehicles to resume southbound traffic flow.




Orvieto ha un nuovo cittadino onorario, Sami Modiano

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Una bella notizia arriva dal consiglio comunale che si è svolto nel pomeriggio del 23 ottobre. Su proposta della sindaca Roberta Tardani è stata votata all’unanimità dai presenti in consiglio comunale. Un vittoria per la pace, per la memoria affinché l’orrore dei lager non si ripeta mai più.

A febbraio, sotto una pioggia incessante e violenta, l’arrivo di Sami Modiano ha fatto entrare un raggio di sole caldo di emozioni fortissime. Un uomo magro, scavato nel viso con occhi profondi pieni di cose da dire. Si siede in nell’auditorium della Fondazione CariOrvieto e basta solo un semplice “buongiorno” per far scendere il silenzio più assoluto. Lo sguardo di Sami si fa bambino, quel bambino di Rodi che giocava, rideva, studiava e veniva rimproverato come tanti suoi coetanei. Poi improvvisamente cambia tutto con l’insegnante che ferma il piccolo Sami, “non puoi entrare, ti spiegherà tutto tuo padre”. Il suo primo perché? con una risposta chiara e netta: “le leggi razziali”.

Gli occhi diventano grandi come i bambini quando soffrono, hanno paura e chiedono silenziosamente ancora perché. Intanto continuava ad affluire gente che noi del Club Amici della Stampa non sapevamo più dove mettere. E il silenzio commosso in sala. Non un telefono, non una distrazione da parte dei giovani presenti, quei giovani che tanto ama Sami Modiano.

Il racconto asciutto, senza fronzoli, a tratti fatto di silenzi, gesti ha coinvolto tutti. La commozione è dentro di noi che ascoltiamo. Dentro tutti noi, senza distinzioni politiche, di pensiero, di età, di sesso. Quasi alla fine Sami batte ripetutamente le mani sul tavolo e dice una sola frase, “questo era il materasso”. Duro come quel legno che stava battendo con la mano. E poi il grande ideale abbraccio con i giovani con le braccia larghe e accoglienti di un uomo segnato profondamente e che ha trovato il coraggio di raccontare per un futuro migliore.

Ecco questo è Sami Modiano, “racconto quello che ho visto, senza politica, senza colore”. L’uomo Sami non vuole mescolare le carte. Questo è Sami Modiano, nuovo cittadino onorario di Orvieto per scelta di tutti i consiglieri comunali, uniti oltre le appartenenze, una prima piccola vittoria per Sami. E allora benvenuto a Orvieto cittadino Modiano!

ENGLISH VERSION

ORVIETO HAS A NEW HONORARY CITIZEN, SAMI MODIANO

A heartwarming story comes from the city council meeting that took place on the afternoon of October 23. Mayor Roberta Tardani’s proposal was unanimously approved by the council members, a victory for peace and remembrance to ensure that the horror of the concentration camps never happens again.

In February, under relentless and heavy rain, Sami Modiano’s arrival brought a ray of warm emotions. A slender man, with a face etched with deep eyes full of stories to tell. He sat in the auditorium of the CariOrvieto Foundation, and just a simple “good afternoon” sufficed to bring absolute silence. Sami’s gaze turned into that of a child, the same child from Rhodes who used to play, laugh, study, and get reprimanded like many of his peers. Then everything suddenly changed when his teacher stopped young Sami, saying, “You can’t come in; your father will explain everything to you.” His first “why?” received a clear and unequivocal response: “the racial laws.”

His eyes grew as wide as a child’s when they suffer, become afraid, and silently ask “why” again. In the meantime, the auditorium filled with people, and the members of the Press Club had no idea where to accommodate them. Yet, there was a respectful silence in the room. No phones, no distractions from the young attendees, the same young people whom Sami Modiano adores.

His narrative was concise, free of embellishments, sometimes filled with silences and gestures that captivated everyone. It moved and deeply touched all of us as we listened. The emotion was within us, regardless of our political affiliations, thoughts, age, or gender. Near the end, Sami repeatedly pounded his hand on the table and said one sentence, “This was the mattress.” Hard as the wood he was striking with his hand. Then, he embraced the youth, with his wide and welcoming arms, an embrace from a man who has been deeply scarred but found the courage to tell his story for a better future.

This is Sami Modiano, “I tell what I’ve seen, without politics, without color.” The man Sami doesn’t want to mix the cards. This is Sami Modiano, Orvieto’s new honorary citizen, chosen by all city council members, united beyond their affiliations—a small but significant victory for Sami. So, welcome to Orvieto, citizen Modiano!




Odissea per i pendolari per un guasto sulla linea a Roma, cancellazioni e ritardi anche oltre i 250 minuti

Un pomeriggio di passione per i pendolari orvietani nel pomeriggio del 23 ottobre a Roma Termini e Tiburtina. a causare ritardi e cancellazioni è stato il guasto ad un treno AV tra Roma Tiburtina e Prenestina che ha avuto ripercussioni pesantissime sull’intera tratta Roma-Firenze.

Ritardi fino a 250 minuti per i convogli in partenza verso nord da Roma per il blocco totale della circolazione. Alle 14,15 RFI comunica la ripartenza lentissima della circolazione ma con riprogrammazioni, ritardi e cancellazioni anche sulla linea Orte-Fiumicino e Roma-Viterbo. La media è superiore ai 150 minuti. I pendolari si sono ritrovati in stazione insieme ai tanti altri passeggeri con informazioni scarne e molteplici proteste. Gli annunci solo in audio, poco personale tra la gente e assistenza anche sanitaria quasi assente. Questo hanno sottolineato i passeggeri piuttosto provati dalle lunghissime attese. Al momento in cui scriviamo RFI ha emesso un nuovo comunicato in cui è scritto, “Circolazione ferroviaria fortemente rallentata nel nodo di Roma. I treni Alta Velocità registrano ritardi fino a 250 minuti, variazioni di percorso o cancellazioni. Ripercussioni su tutte le linee Regionali con riprogrammazione del servizio ferroviario”.

ENGLISH VERSION

COMMUTERS FACED AN ODYSSEY DUE TO A FAULT ON THE RAILWAY LINE IN ROME, WITH CANCELLATIONS AND DELAYS EXCEEDING 250 MINUTES

An afternoon of passion for Orvieto commuters on the afternoon of October 23 in Rome at Termini and Tiburtina stations. The cause of delays and cancellations was a fault on a high-speed train (AV) between Rome Tiburtina and Prenestina, which had a significant impact on the entire Rome-Florence route.

Trains departing north from Rome experienced delays of up to 250 minutes due to a complete blockage of the railway. At 2:15 PM, RFI (Rete Ferroviaria Italiana) announced that the circulation was resuming very slowly, but with rescheduling, delays, and cancellations on the Orte-Fiumicino and Rome-Viterbo lines as well. The average delay exceeded 150 minutes. Commuters found themselves in the station along with many other passengers, receiving limited information and expressing multiple protests. Announcements were audio-only, and there was minimal staff among the passengers, with almost no medical assistance. Passengers, who were rather exhausted from the long waits, emphasized these issues.

As of the time of writing, RFI has issued a new statement which reads, “Railway circulation is severely slowed in the Rome hub. High-speed trains are experiencing delays of up to 250 minutes, route changes, or cancellations. This has repercussions on all Regional lines with a rescheduling of railway services.




I Carabinieri di Ficulle hanno denunciato un 52enne e un 39enne per guida in stato di ebbrezza

Nello scorso fine settimana i Carabinieri hanno proseguito con i controlli straordinari del territorio.  Questa volta sono state denunciate due persone dal personale dell’Arma della Stazione di Ficulle.  Il primo è un 52enne che è stato trovato alla guida di un’utilitaria con un tasso alcolemico pari a quasi 4 volte i limiti di legge. 

I Carabinieri hanno proceduto al sequestro del mezzo ai fini della confisca e al ritiro della patente.  Il secondo è un cittadino di 39 anni di nazionalità venezuelana con un tasso alcolemico pari al doppio dei limiti della legge.

ENGLISH VERSION

THE CARABINIERI OF FICULLE HAVE REPORTED A 52 YEAR OLD AND A 39 YEAR OLD DRIVING UNDER THE INFLUENCE OF ALCOHOL

Over the past weekend, the Carabinieri continued with their extraordinary territorial checks. This time, two individuals were reported by the personnel of the Ficulle Station. The first is a 52-year-old who was found driving a small car with a blood alcohol level nearly 4 times the legal limit.

The Carabinieri seized the vehicle for confiscation purposes and suspended the driver’s license. The second individual is a 39-year-old Venezuelan national with a blood alcohol level twice the legal limit.




Gionni Moscetti confermato alla guida del GAL Trasimeno-Orvietano

Gionni Moscetti è stato confermato presidente del Gal Trasimeno-Orvietano. La nomina è avvenuta nell’ambito della prima seduta del nuovo Consiglio Direttivo, eletto dall’Assemblea dei Soci venerdì 20 ottobre. “Ringrazio il Consiglio Direttivo – ha dichiarato Moscetti – per la fiducia rinnovata. Sono onorato di poter continuare a guidare questo importante ente per il territorio del Trasimeno e Orvietano. Insieme ai miei colleghi, lavoreremo per promuovere lo sviluppo sostenibile del nostro territorio, valorizzando le sue risorse naturali, culturali e umane”.

Il nuovo Consiglio Direttivo è composto da
– Gionni Moscetti, presidente Comune Orvieto
– Romeo Pippi, vice presidente Coldiretti
– Maura Gilibini, Consorzio Way of life
– Pasquale Trottolini, CNA
– Carlo Disomma, Confcooperative

“Il Gal Trasimeno-Orvietano – ha aggiunto Moscetti – è un ente fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. Grazie al lavoro svolto negli ultimi anni, abbiamo ottenuto importanti risultati, come la realizzazione di progetti di promozione turistica, di tutela dell’ambiente e di sviluppo dell’economia locale. In futuro, continueremo a lavorare per rafforzare il ruolo del Gal e per rendere il nostro territorio sempre più attrattivo e sostenibile”.




Polizia Locale e Guardia di Finanza scovano altre attività ricettive abusive a Todi

Prosegue il giro di vite del Comune di Todi nei confronti delle strutture turistiche abusive operanti nel territorio tuderte. Alle irregolarità già rilevate nei mesi scorsi, che hanno portato a diverse sanzioni e alla chiusura di una attività, se ne sono aggiunte nei giorni scorsi altre quattro, rispetto alle quali si è già proceduto alla notifica dopo le opportune verifiche e riscontri documentali.
La Polizia Locale ha emesso, ai sensi dell’articolo 39 della legge regionale nr. 8/2017, altri due verbali da 3.333 euro l’uno per esercizio abusivo dell’attività disponendo, nei confronti dei gestori, entrambi di nazionalità inglese e residenti all’estero, la sospensione della ricettività.
In parallelo anche la Guardia di Finanza ha individuato altre due società che esercitavano l’irregolare locazione turistica di immobili in due diverse frazioni tuderti, trasmettendo gli atti al Comune per l’ulteriore corso di legge, ovvero il recupero delle imposte e tributi locali non versati all’ente municipale. Pure in questi due casi le gestioni sono da ricondurre a proprietari stranieri, uno dei quali con residenza all’estero.
Sono dunque ormai una decina le strutture ricettive sanzionate negli ultimi tre mesi nel territorio del Comune di Todi a seguito di controlli incrociati, alcuni dei quali ancora in corso al fine di acquisire i riscontri necessari dell’esercizio abusivo dell’attività.

ENGLISH VERSION

Local Police and Finance Police uncover more unauthorized lodging facilities in Todi

The City of Todi’s crackdown on illegal tourist facilities operating in the Todi area continues. In addition to the irregularities detected in recent months, which led to several fines and the closure of one establishment, four more cases were identified in recent days. Notifications have already been issued following the necessary verifications and document checks.

The Local Police, in accordance with Article 39 of Regional Law No. 8/2017, has issued two fines of €3,333 each for the unauthorized operation of these businesses. Both businesses, managed by foreign nationals (English citizens living abroad), have had their accommodation services suspended.

Simultaneously, the Finance Police have identified two more companies engaged in the irregular tourist rental of properties in two different districts of Todi. They have forwarded the relevant documents to the City for further legal action, which includes the recovery of unpaid local taxes and fees. In both cases, the management is associated with foreign property owners, one of whom resides abroad.

Therefore, there are now about ten lodging facilities that have been fined in the last three months in the Todi municipality as a result of cross-checks and ongoing investigations to gather the necessary evidence of unauthorized business operations.




L’Orvietana fa suo il derby umbro con il Trestina

Arriva il terzo risultato utile consecutivo per l’Orvietana. Il derby umbro col Trestina è stata una partita maschia, magari meno spettacolare delle precedenti viste al Muzi, ma ha regalato un bel balzo in classifica. Fiorucci ne conferma 10 su 11 rispetto alla gara pareggiata a Cenaia domenica scorsa: si ferma al centro della difesa Vignati per infortunio, rientra Congiu. Il Trestina, che ha Sensi e Menghi squalificati, lascia inizialmente in panchina Di Nolfo e Dottori. La gara si sblocca a metà primo tempo, quando Santi si guadagna un calcio di punizione, lo va a battere, Fiorenza non riesce a trattenere la sua conclusione e Marsilii non si fa sfuggire l’occasione per mettere a segno il suo terzo gol consecutivo nelle ultime tre partite.

Il Trestina reagisce con il colpo di testa di Morlandi che chiama alla parata in tuffo Marricchi. Ma poi è l’Orvietana a raddoppiare al 42’: palla in verticale verso Fabri, che serve Santi in area, messo giù con le cattive. È rigore che va a battere lo stesso numero 9: per lui prima rete in maglia biancorossa e dedica particolare al padre, per il suo 101esimo gol in carriera. Ma gli ospiti trovano il modo di riaprire la gara nel recupero del primo tempo, a seguito di un corner battuto veloce, Farneti dal limite trova il diagonale vincente che vale il 2-1. Nella ripresa gioco spezzettato, un paio di ripartenze non sfruttate dai ragazzi di Fiorucci, una sola parata di Marricchi su Dottori. Quanto basta per regalare al pubblico del Muzi il secondo successo interno di fila, dopo quello di due settimane fa contro il Figline.

Domenica prossima l’Orvietana sarà impegnata a San Giovanni Valdarno contro la Sangiovannese, mentre la prossima gara interna sarà nell’infrasettimanale del 1 novembre contro il Mobilieri Ponsacco.

NOMI E NUMERI

ORVIETANA (4-3-1-2): Marricchi; Caravaggi, Congiu, Siciliano, Lorenzini; Greco (44’st Labonia), Ricci, Orchi; Fabri (21’st Osakwe); Santi (13’st Manoni), Marsilii (34’st Gomes). A disp.: Rossi, Ciavaglia, Sforza, Veneroso, Stampete. All.: Fiorucci.

S. TRESTINA (4-3-3): Fiorenza; Irione (13’st Montani), Soldani (39’st Pica), Contucci, Bucci (9’st Dottori); Omohonria, Farneti, Gramaccia; Morlandi (9’st Di Nolfo), Tascini, Belli. A disp.: Migliorati, Marietti, Coppini, Lucchetti, Giuliani. All.: Ciampelli.

ARBITRO: R. Bernardini di Ciampino (G. Sanna di Cagliari – L. Moroso di Sassari).

RETI: 24’pt Marsilii (O), 42’ pt Santi rig. (O), 46’pt Farneti (T).

NOTE: ammoniti: Santi, Greco, Siciliano, Manoni, Gomes, Marricchi, Lorenzini (O), Tascini (T). Angoli: 0-4. Recupero: 2’+ 5’

ENGLISH VERSION

The Orvietana wins the Umbrian derby against Trestina

Orvietana secures its third consecutive positive result. The Umbrian derby against Trestina was a hard-fought match, perhaps less spectacular than the previous ones seen at the Muzi, but it provided a significant jump in the standings. Fiorucci confirmed 10 out of 11 players from the previous draw in Cenaia last Sunday, with Vignati sidelined due to injury and Congiu returning. Trestina, missing Sensi and Menghi due to suspension, initially kept Di Nolfo and Dottori on the bench. The game opened up in the middle of the first half when Santi earned a free-kick, which he took, and Fiorenza couldn’t hold onto his shot, allowing Marsilii to capitalize and score his third consecutive goal in the last three matches.

Trestina responded with Morlandi’s header, forcing a diving save from Marricchi. However, Orvietana doubled its lead at 42 minutes: a vertical pass to Fabri, who set up Santi in the box, brought down roughly. It was a penalty, which the number 9 himself stepped up to take. It was his first goal in a white and red shirt, and he dedicated it to his father, who scored his 101st career goal. But the visitors found a way to reopen the game in first-half injury time. Following a quick corner, Farneti from the edge of the box found the winning diagonal shot that made it 2-1. The second half featured fragmented play, a couple of missed counterattacks by Fiorucci’s team, and only one save by Marricchi from Dottori’s shot. It was enough to give the Muzi’s audience the second consecutive home victory, following the one two weeks ago against Figline.

Next Sunday, Orvietana will face Sangiovannese in San Giovanni Valdarno, while their next home game will be in the midweek match on November 1st against Mobilieri Ponsacco.

NAMES AND NUMBERS

ORVIETANA (4-3-1-2): Marricchi; Caravaggi, Congiu, Siciliano, Lorenzini; Greco (44’st Labonia), Ricci, Orchi; Fabri (21’st Osakwe); Santi (13’st Manoni), Marsilii (34’st Gomes). Subs: Rossi, Ciavaglia, Sforza, Veneroso, Stampete. Coach: Fiorucci.

S. TRESTINA (4-3-3): Fiorenza; Irione (13’st Montani), Soldani (39’st Pica), Contucci, Bucci (9’st Dottori); Omohonria, Farneti, Gramaccia; Morlandi (9’st Di Nolfo), Tascini, Belli. Subs: Migliorati, Marietti, Coppini, Lucchetti, Giuliani. Coach: Ciampelli.

REFEREE: R. Bernardini from Ciampino (G. Sanna from Cagliari – L. Moroso from Sassari).

GOALS: 24’pt Marsilii (O), 42’ pt Santi pen. (O), 46’pt Farneti (T).

NOTES: Booked: Santi, Greco, Siciliano, Manoni, Gomes, Marricchi, Lorenzini (O), Tascini (T). Corners: 0-4. Added time: 2’+ 5’.




Roberta: divisiva o civica?

Di solito quando si apre la campagna elettorale, come sta accadendo qui da noi ad Orvieto, non si fa che parlare di candidati, alleanze e programmi. Insomma tutto e tutti proiettati in avanti senza risparmiarsi. Questa frenesia non mi appassiona particolarmente fosse anche perché troppo aderente alle necessarie strategie del consenso. Al piano terra di Piazza del popolo siamo soliti guardare a questi riti con più distacco in attesa di poter intravedere magari qualcuno o meglio ancora qualcosa degno di nota. Mi appassiona invece molto di più riannodare quei fili che hanno reso possibile il presente politico e che inevitabilmente devono essere ripresi in seria considerazione per le necessarie valutazioni sul futuro della nostra amata Orvieto.

E allora per un attimo abbandoniamo il futuro e il presente, spostiamo idealmente indietro le lancette del tempo e torniamo al febbraio 2019. Germani, sindaco uscente, con non pochi mal di pancia nella sua coalizione, si ricandidava, mentre nel centrodestra? La questione lì non era semplice: Forza Italia era spaccata tra Meffi e Tardani, la base di Lega e Fratelli d’Italia mal digerivano la candidata Tardani che nel frattempo si era già spinta in avanti con una sua lista civica, ponendosi così apparentemente fuori dal perimetro dei partiti, per rappresentare il candidato unitario e unificante del centro destra. In quel momento però c’era già una candidatura realmente civica. Quella di Andrea Mazza, stimato primario e orvietano di adozione, pronto a spendersi per guidare una coalizione alternativa a quella di Germani. Poi però qualche strano cortocircuito politico ha fatto sfumare il tutto, Mazza si è misteriosamente sciolto come neve al sole e Roberta Tardani, nonostante a livello regionale Catia Polidori non la sostenesse, fu individuata come la candidata civica e vincente.

Mi sono dilungato nella ricostruzione ma non è tutto. Qualche ora prima che ciò accadesse, qualcuno, nel backstage della politica orvietana, aveva già allora fatto presente a Roma che quella candidata, seppur vincente, di civico avrebbe avuto ben poco e che il tratto distintivo del politico Tardani non era certo l’unità, quanto invece quello divisivo e che questo aspetto avrebbe pesato non poco sul valore del futuro governo cittadino. Insomma qualcuno guardò un po’ più in là del naso, considerando che la vittoria non sarebbe dipesa dal candidato vista la crisi endemica del centrosinistra regionale e orvietano, mentre la tenuta e il tenore del governo della città quelli sì che sarebbero dipesi dal candidato. Quindi meglio puntare ad un profilo realmente civico e capace di unire le forze verso obiettivi e azioni di governo qualificanti.

Così a cinque anni di distanza nel centrodestra orvietano e non solo, è ora chiaro come il sole come la cifra politica della sindaca uscente Tardani sia stata improntata ad un tattico e sconsolato divide et impera e soprattutto come non vi sia stata alcuna visione strategica. Insomma come si dice: molta ambizione e pochi contenuti. Lo sanno bene tutti quelli che, trascinati dall’iniziale entusiasmo, hanno toccato con mano l’esercizio di un potere sterile perché alimentato da un esuberante protagonismo e clamorosamente assente dai veri nodi politici che riguardano Orvieto: ospedale, discarica, caserma e via discorrendo. Per il resto invece è tutto un tripudio di concertini, parate storiche e non, sagre più o meno stellate happening da apericena con l’immancabile visibilità social. Una politica dell’apparire, un brindisi infinito proteso chissà dove?! Anche nei piani alti nella politica regionale qualcuno se n’è accorto così la Tardani divisiva ha perso il grip e anche le ipotesi di promozione sono via via sfumate, lasciando la sindaca intrappolata nella sua “vetrina dorata” magari concepita ad arte per traguardi politici ben più ambiziosi e adeguati.

L’incedere divisivo della sindaca Tardani nel migliore dei casi ha umiliato le componenti politiche della sua stessa maggioranza, mentre nel peggiore le ha letteralmente appiattite svuotandole di ogni contenuto. Così lo schianto era inevitabile con un colpo di frusta di cui già si intravedono i primi scomposti effetti. Orvieto 2025 capitale della cultura doveva essere la proclamazione e l’ennesimo pugno in faccia ai partiti di coalizione che andavano zittiti con la forza dei “successi” di una delega, quella turistica, gelosamente trattenuta e brandita in prima persona dalla sindaca in carriera. In politica però non vincono sempre e solo proclami e slogan su cui surfare saltando da un’onda all’altra e lasciando ad altri l’onere del fare. Ogni tanto in politica si è chiamati a saltare un giro e a testimoniare quanto si proclama traducendo le parole in azioni e soprattutto risultati tangibili.

Oggi, ironia della sorte toccata alla sindaca Tardani, c’è tra i candidati un’altra Roberta e così a quella divisiva si aggiunge una Roberta civica, non più Tardani bensì Palazzetti. A quest’ultima il mio ben tornata, ricordando ad entrambe invece che Orvieto non ha più tempo e risorse da investire in fantomatici Progetti. Orvieto ha un disperato bisogno del fare. Cosa? La differenza, ma di questo ne riparliamo.

ENGLISH VERSION

Roberta: divisive or civic?

Usually, when the election campaign begins, as it is happening here in Orvieto, all people talk about are candidates, alliances, and programs. Everything and everyone is projected forward without holding back. I’m not particularly thrilled about this frenzy, perhaps because it aligns too closely with the necessary strategies for garnering consensus. On the ground floor of Piazza del Popolo, we usually observe these rituals with more detachment, waiting to glimpse someone or, even better, something noteworthy. What truly fascinates me is reconnecting the threads that made the current political landscape possible, and these threads inevitably need to be taken into serious consideration when assessing the future of our beloved Orvieto.

So, for a moment, let’s set aside the future and the present, ideally shift back the hands of time to February 2019. Germani, the incumbent mayor, was running for re-election with some unease within his coalition. In the center-right camp, things were more complicated. Forza Italia was divided between Meffi and Tardani, the Lega and Fratelli d’Italia’s base didn’t seem to like Tardani, who had already launched her own civic list, seemingly positioning herself outside the party framework to represent a unifying center-right candidate. However, at that time, there was already a genuinely civic candidate, Andrea Mazza, a respected physician and an adoptive Orvietan, ready to lead an alternative coalition to Germani’s. Then, for some strange political short-circuit, everything fell apart. Mazza mysteriously disappeared, and Roberta Tardani, despite not having the support of Catia Polidori at the regional level, emerged as the civic and victorious candidate.

I’ve gone into detail with this reconstruction, but there’s more to it. Some hours before this happened, in the backstage of Orvieto’s political scene, someone had already noted to Rome that this civic candidate, despite winning, would have very little that was truly civic about her. They recognized that Tardani’s political trademark wasn’t unity but divisiveness, and this aspect would heavily affect the quality of the city’s future government. So, it was better to aim for a truly civic profile capable of uniting forces toward defining governance goals and actions.

Now, five years later, it is clear in the Orvieto and broader center-right context that Tardani’s political style has been divisive and that there was no strategic vision. The predominant characteristics are ambition with few contents, as proven by those who, driven by initial enthusiasm, got a taste of a sterile exercise of power. They realized that Orvieto’s hospital, landfill, barracks, and other crucial issues were absent from her political focus. Meanwhile, the rest of the political stage saw a plethora of concerts, historical parades, starred food festivals, and never-ending aperitivo events, with mandatory social visibility. It’s a politics of appearance and an endless toast aimed somewhere unknown. Even in higher regional politics, someone noticed, and Tardani’s divisive approach lost its grip. As a result, her chances for promotion faded, leaving her trapped in her golden showcase, perhaps meticulously designed for more ambitious and suitable political achievements.

In the best-case scenario, Tardani’s divisive course humiliated the political components of her own majority, while, in the worst case, it flattened them of any content. So, the crash was inevitable, and its effects are already visible. Orvieto 2025, the capital of culture, was supposed to be the proclamation and another blow to coalition parties, which were meant to be silenced by the “successes” of a delegation, the tourism one, jealously held and wielded personally by the career-driven mayor. However, in politics, it’s not only slogans and proclamations that lead to victory. Every now and then, politicians are called to back their words with actions and, more importantly, tangible results.

Today, in a twist of fate, we have another Roberta among the candidates. So, the divisive Roberta is joined by a civic Roberta, no longer Tardani but Palazzetti. To the latter, I say welcome back. To both, I remind them that Orvieto doesn’t have more time and resources to invest in fanciful projects. Orvieto urgently needs action. What kind of action? The difference, but we can talk about that later.