Unitre presenta un ciclo triennale su San Francesco, prima conferenza con monsignor Sigismondi e il professor Barbabella

Sarà un evento di eccezionale profondità, la prima conferenza pubblica dell’Anno Accademico Unitre 2023/2024 che principierà il percorso culturale: “FRANCESCO D’ASSISI – Attualità di una altissima esperienza spirituale nel mondo contemporaneo”, il cui svolgimento è previsto dal 2023 al 2026. Giovedì 5 Ottobre alle ore 10 – proprio l’indomani della ricorrenza di San Francesco – avrà realizzazione, presso l’Auditorium Gioacchino Messina in piazza Febei (messo gentilmente a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto), il primo incontro, firmato Unitre, dedicato al Santo Patrono d’Italia. Il tema 2023 sarà: “Ottavo centenario della promulgazione della regola bollata dell’ordine e della predicazione francescana”.

Corrono infatti gli ottocento anni della Regola Bollata, la nuova regola dopo quella originaria e molto semplice, dettata da Francesco a frate Leone, accolta dal cardinale protettore dell’Ordine, Ugolino de’ Conti, futuro papa Gregorio IX, e approvata il 29 novembre 1223 da papa Onorio III. Com’è noto, in essa si stempera il divieto della proprietà, si valorizza l’equilibrio tra azione e contemplazione, ma si ribadisce la povertà, il lavoro manuale, la predicazione, la missione tra gli infedeli. Sua Eccellenza Mons. Gualtiero Sigismondi (Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi) e il Prof. Franco Raimondo Barbabella (docente di Filosofia e Storia, scrittore e Dirigente Scolastico emerito) saranno i relatori dialoganti.

“In questo tempo ricorrono episodi della vita di Francesco che a distanza di otto secoli parlano all’umanità con gesti, parole e messaggi”, precisa il Presidente Unitre M° Riccardo Cambri, “capaci di arrivare dritti alla mente e al cuore. L’Università delle Tre Età di Orvieto lo sperimentò il 3 Ottobre 2019, quando venne ricordato, in una bella conferenza sempre ospitata presso l’Auditorium della Fondazione CRO, l’incontro di Francesco con il Sultano. Lì c’era il messaggio di pace sempre valido e ancor più oggi in questi nostri tempi difficili. Ricordare Francesco non significherà solamente rinfrescare la conoscenza di uno straordinario personaggio della Storia dell’Uomo, ma anche riflettere sulla permanenza dei valori che da lì ci sono giunti. A nome della Famiglia Unitre porgo i più sentiti ringraziamenti a S. E. Mons. Sigismondi e al Prof. Barbabella per il dotto e sensibile impegno che hanno profuso in questa proposta Unitre”.

L’ingresso sarà libero; verranno resi disponibili posti per studenti e docenti previo contatto (cell: 3387323884 – email: riccardocambri@tiscali.it).




Riaperta con senso unico alternato la strada Amerina in corrispondenza dei Fori di Baschi

Riaperta come da programma comunicato da ANAS, lunedì 2 ottobre, la Strada Statale 205 Amerina nel tratto che era stato chiuso lo scorso 22 settembre per consentire la realizzazione delle opere di sicurezza propedeutiche ai lavori previsti nel progetto di miglioramento del tracciato tra Orvieto e Baschi, i cosiddetti “Fori di Baschi”.

L’ordinanza emessa dall’Anas ha disposto la riapertura con l’istituzione del senso unico alternato regolato da impianto semaforico, con la chiusura della corsia direzione Nord- Orvieto dal chilometro 47,630 al chilometro 48,300, a partire dalle 6 del 2 ottobre 2023 fino alle 18 del 29 febbraio 2024.




PrometeOrvieto, “in consiglio comunale non si trova il tempo per discutere di sanità e per una sessione aperta con i cittadini”

Giovedì scorso era prevista la discussione in Consiglio comunale a Orvieto di una mozione che trattava della Sanità e nello specifico dell’eliminazione del Distretto di Orvieto. Come era prevedibile, i consiglieri non hanno trovato il tempo per parlare di Sanità, da mesi all’ordine del giorno. Avevano da fare e hanno rimandato la discussione del punto per l’ennesima volta, forse al 24 ottobre.

E sì che noi auspicavamo addirittura un Consiglio comunale aperto, convinti che  la Sanità fosse un tema prioritario, ma abbiamo dovuto rilevare che al Consiglio comunale non gliene importa proprio nulla della nostra salute, attento a rispettare supinamente gli interessi dei partiti ternani, che vedono soltanto ospedale di Terni e di Narni-Amelia.
A novembre dello scorso anno ci hanno chiamati in pompa magna al Palazzo del capitano del popolo per annunciare una serie di interventi rassicuranti, ma niente di quanto  promesso è accaduto. Era soltanto un’iniziativa per calmare gli orvietani che, stranamente, si agitavano. Ma sono state sufficienti quattro chiacchiere per acquietare gli animi e aspettare che tutti, o quasi tutti, si rassegnassero.  

Le cose oggi stanno così:
– nell’Ospedale i lavori annunciati non si stanno facendo;
– non ci risulta che gli organici dei sanitari siano stati incrementati, se non marginalmente, e sembra ci sia difficoltà a trattenere i giovani inseriti,
– su Casa di comunità e Ospedale di comunità nulla si muove ed è altamente improbabile che si muoverà in tempi accettabili.
– Distretto e centrali operative territoriali migrano a Terni. Cosa serve di più per attirare l’attenzione dei nostri rappresentanti?
Quando succederà per la Sanità quanto è già successo per il Tribunale e altre strutture di erogazione dei servizi, con ingente perdita di posti di lavoro diretti e indiretti, cosa faranno? Metteranno il solito banchetto a piazza del Duomo?.
I cittadini che per curarsi dovranno sempre più mettere mano al portafoglio o andare in altre zone lontane dovranno ricordarsene, perché sarà la loro scelta a decidere chi dovrà amministrarci e sbagliare ulteriormente sarebbe davvero diabolico. Al di là degli schieramenti.
Tutti i consiglieri dovranno rendere conto delle loro omissioni se avranno la presunzione di volerci amministrare anche nei prossimi anni, non soltanto sventolare le pochissime opere.




Protesta eclatante al Classico, cartelli sull’edificio, “qui lo studente non è al centro della scuola”

Lunedì mattina con sorpresa per studenti e docenti del Liceo Classico e delle Scienze Umane che arrivati in piazza hanno trovato l’edificio tappezzato di cartelli. La scritta è molto eloquente, “qui lo studente non è al centro della scuola”. Insomma non una bravata ma una forma di protesta chiara.

Qual è il malessere che ha spinto qualcuno a attaccare i cartelli con un messaggio così chiaro? Che ci siano problemi, come in molti istituti in Italia, pè noto da tempo ma questo tipo di protesta è di livello più alto.

OrvietoLife, come sempre, è pronto a dialogare con le istituzioni scolastiche in tutte le sue parti, docenti, genitori, personale e studenti, soprattutto, visto che proprio loro “sono al centro della scuola” o almeno dovrebbero esserlo.




Non bastano i due goal dei biancorossi, vince il Seravezza e Orvietana ancora ultima

L’Orvietana rimane all’ultimo posto insieme al Mobilieri Ponsacco, a causa della terza sconfitta in quattro partite. A Seravezza Fiorucci conferma lo stesso undici della settimana prima. Nel Seravezza manca bomber Benedetti. Parte meglio l’Orvietana che spinge e arriva due volte al tiro con Greco. Poi escono i padroni di casa che chiamano Marricchi a un intervento difficile sulla botta a colpo sicuro di Camarlinghi. Marricchi invece non può nulla sulla conclusione di Bedini dai 25 metri, quasi a sorpresa, che si stampa sul palo interno ed entra in porta. Poco dopo ancora padroni di casa pericolosi, Mugelli si ritrova Marricchi in uscita che sventa tutto. Piove sul bagnato per l’Orvietana costretta a sostituire Siciliano infortunato, al suo posto Labonia. Nel finale di tempo però si svegliano i biancorossi. Prima Manoni chiama alla gran parata Lagomarsili, poi Greco ruba palla a Bedini, serve Orchi sul secondo palo, bella la sua girata che vale l’1-1. Riparte meglio l’Orvietana, Marsilii trova una conclusione che termina di poco a lato. Fiorucci inserisce Fabri per Greco, ma serve ancora una parata di Marricchi sul Loporcaro per evitare il peggio. Il Seravezza però passa al quarto d’ora del secondo tempo: Mugelli serve Brugognoni sul filo del fuorigioco, entra in area senza avversari e trova il gol del vantaggio. Fiorucci inserisce anche Santi, per Gomes, l’Orvietana alza il baricentro e trova il pari su azione di calcio d’angolo. Manoni dalla bandierina mette palla a centro area, Marsilii libera Ricci che trova la traiettoria giusta per il 2-2. Fiorucci prova a vincerla: dentro anche Veneroso per Marsilii, per far tornare i conti dei giocatori under, dentro anche Rossi per Marricchi. Ma nel finale il gol vittoria lo trovano i toscani: punizione battuta da Granaiola che appoggia su Camarlinghi, gran palla sul secondo palo dove Mannucci beffa tutti con un diagonale che sbatte sul palo e finisce in rete. Nel finale arriva un rosso per Ivani del Seravezza, ma malgrado l’inferiorità numerica e i 6 minuti di recupero, il risultato non cambierà.

Prossimo turno domenica prossima in casa contro il Figline.

NOMI E NUMERI

SERAVEZZA P. (4-2-3-1): Lagomarsini; Salerno, Mannucci, Coly, Ivani; Bedini (35’st Conti), Granaiola; Brugognone (29’st Del Rosso), Mugelli, Camarlinghi (44’st Maccabruni); Loporcaro (19’st Sforzi). A disp.: Mariani, Forte, Biaggi, Sinani, Cherubini. All.: Amoroso.

ORVIETANA (4-2-3-1): Marricchi (31’st Rossi); Caravaggi, Siciliano (31’pt Labonia), Congiu, Lorenzini; Ricci, Orchi; Gomes (19’st Santi), Greco (8’st Fabri), Manoni; Marsili (31’st Veneroso). A disp.: Chiaverini, Sforza, Pelliccia, Stampete. All.: Fiorucci.

ARBITRO: Dania di Milano (Cappelletti di Lodi – Fantini di Busto Arsizio).

RETI: 17’pt Bedini (S), 43’ pt Orchi (O), 16’st Brugognoni (S), 30’st Ricci (O), 40’st Mannucci (S).

NOTE: espulso: Ivani (S) al 43’st per fallo di reazione, ammoniti: Ricci, Orchi(O). Angoli: 5-4. Recupero: 3’+ 6’




CiCasco e Castellana entrano con le auto in carcere nel segno dell’inclusività

“Un’esperienza che c’ha arricchiti, per aver permesso di scoprire valori che vanno oltre l’orizzonte quotidiano”. Esordisce, così, Luciano Carboni, al termine della due giorni imperniata sui progetti di “inclusione”, ottimamente organizzata dall’Associazione CI CASCO cui ha collaborato l’Associazione della Castellana di cui Carboni è Presidente. Dopo un giovedì dedicato ai giovani delle scuole, primarie e medie e la partecipazione dell’IPSIA, che ha visto i ragazzi, normodotati e diversamente abili salire a bordo di macchine da competizione per un giro illustrativo all’ex Caserma Piave, oltre che essere parte attiva in laboratori formativi appositamente creati, ieri c’è stato il trasferimento all’interno della Casa di Reclusione di Orvieto. Presenti, la prima cittadina, Roberta Tardani, l’assessora Alda Coppola, tutti i componenti dell’Associazione, il cui riferimento è Leandro Tortolini, l’Associazione della Castellana con accanto al Presidente, il Vice Luca Gnagnarini e altri componenti del Consiglio. Graditissima la presenza di alcune macchine da competizione portate dai Team orvietani (Pascucci Racing, Mocetti Corse, Race Project) con i piloti, Stefano Spagnoli, Massimiliano Loia, Michele Mocetti, Gabriele Bissichini, per alcune evoluzioni a motore su di giri.
Di fronte, le facce sorridenti dei reclusi che avevano preso parte al corso di fotografia allestito da CI CASCO e svoltosi all’interno della struttura carceraria. I partecipanti hanno, così, avuto modo di dare libero sfogo alle loro abilità con lo scatto, immortalando in lungo e in largo gli ospiti, i piloti e le macchine, ferme o in movimento prima di ricevere i riconoscimenti di partecipazione consegnati da CI CASCO.
Luciano Carboni non ha mancato di mandare un segnale in proiezione della prossima Castellana:
“Come dire, lo sport non si limita al bene fisico. In questa due giorni era sembrato azzeccarci poco, ma solo all’inizio. E’ bastato guardare negli occhi i ragazzi come gli ospiti di questa struttura per carpirne un momento di felicità che ripaga, anche, il nostro impegno. Il che, a mio modo di vedere, raddoppia le energie per fare della nostra Castellana un’edizione speciale. Non fosse esistita avremmo mancato a momenti toccanti quale questo”.




I framers market, un nuovo sistema alimentare fra la tradizione e la modernità

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A Orvieto Città del Gusto, dell’Arte, del lavoro e dell’Innovazione si è parlato di come i farmers market possano costituire un sistema alimentare fondamentale per ricostituire il rapporto tra città e campagna, capace di dare dignità al lavoro dei piccoli produttori e sicurezza ai consumatori, così come di favorire sistemi di distribuzione sostenibili in grado di contrastare non solo le difficoltà economiche ma anche la crisi climatica globale.

Carmelo Troccoli, direttore nazionale di Fondazione Campagna Amica ha raccontato l’importanza di parlare del sistema cibo e ha dichiarato che: “Non abbiamo un solo sistema cibo, ma ne abbiamo molti”. In questa tavola rotonda si è sottolineato la rilevanza di ripartire dal territorio, dalla conoscenza, dalla cultura del cibo per costruire sistemi diversi per creare e fortificare il rapporto tra campagna e città attraverso i mercati che sono uno dei fenomeni più antichi del mondo. Campagna Amica si impegna ogni giorno per costruire questi rapporti anche attraverso la World Farmers Markets Coalition. Si è concluso dicendo quanto sia fondamentale creare un rapporto di fiducia tra chi produce e chi acquista, più è forte questo rapporto, più la filiera si accorcia. 

E i farmers markets in questo hanno un ruolo primario, perchè, come hanno spiegato Richard McCarthy, Presidente della World Farmers Market Coalition, e Jean Charles Khairallah, leader dei farmers Markets del Libano, servono per ricostruire quel senso di comunità che, spesso, nelle città si è perso e che non sempre le istituzioni riescono a realizzare. “I mercati contadini -hanno spiegato- non sono solo dei luoghi dove si svolgono delle transazioni commerciali, ma sono dei veri e propri laboratori in cui sia il produttore che il consumatore imparano l’uno dall’altro e rappresentano un sistema di distribuzione antico eppure innovativo, democratico perchè tutti vi possono acquistare.”

Sempre più spesso, tra i clienti dei farmers markets vi sono anche chef stellati, che valorizzano i prodotti locali, freschi, di stagione e a km zero, nei loro piatti. Per le chef stellate Viviana Varese e Cristina Bowerman, la cucina è un atto agricolo, ma anche politico e l’alleanza tra chef e produttori nel percorso culinario e ristorativo di qualità è fondamentale. Il rovescio della medaglia è, tuttavia, rappresentato dal fatto che non sempre nelle grandi città sono presenti mercati contadini in cui la ristorazione possa approvvigionarsi, e che le quantità di prodotto non sempre risultano sufficienti e costanti nel tempo, come ha tenuto a sottolineare Paolo Marchi, ideatore di Identità Golose Milano, che ha anche evidenziato la necessità di maggiore coerenza del settore ristorativo.

Prossimità è, dunque, la parola d’ordine dei farmers markets. “Prossimità è sinonimo di fiducia -ha affermato Dominga Cotarella, Presidente Coldiretti provinciale Terni– e per questo è altrettanto importante che sia affiancata da un’adeguata formazione, soprattutto per i giovani che intraprendono la propria attività in ogni aspetto della filiera. Non dimentichiamo che l’agroalimentare in Umbria, come in tutta Italia, è il settore trainante e, oggi, sempre di più ha necessità di competenze che non si improvvisano.”

Presente all’incontro di Orvieto Città del Gusto, dell’Arte, del Lavoro e dell’Innovazione anche il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, che in apertura dell’incontro ha tenuto a sottolineare come “L’appuntamento di oggi mette in luce il valore delle produzioni agroalimentari, il potenziale delle nostre realtà agricole e tutto ciò che serve a rafforzare l’identità territoriale di Orvieto e anche dell’Umbria dando così l’occasione per una nuova competitività del territorio dell’orvietano.” Anche il Presidente del Gal Trasimeno Orvietano, Gionni Moscetti, presente insieme al Direttore Francesca Caproni, ha tenuto a ribadire come il Gal sia senz’altro forte sostenitore di questi nuovi sistemi alimentari che valorizzano i piccoli produttori e le produzioni locali. “Abbiamo creato i primi distretti del cibo dell’Umbria -ha ricordato- e stiamo tuttora lavorando, insieme alla regione dell’Umbria, per creare esperienze agrituristiche e percorsi alla scoperta de territorio e delle eccellenze locali.” Infine, il Presidente di Coldiretti Umbria Albano Agabiti, evidenziando il successo che nel corso degli anni hanno raggiunto i mercati contadini di Campagna Amica nella regione, ha annunciato l’apertura a breve del mercato contadino di Terni.