CiCasco e l’associazione della Castellana insieme per una due giorni di solidarietà

Sono 45 i giorni che mancano al primo ruggito dei motori per la Castellana 2023. A rumoreggiare, per il momento, è la macchina organizzativa, alla ricerca del qualcosa in più su un prodotto di per sé già eccellente.   Compito non semplice, ma l’edizione del cinquantenario pretende che tutto sia più bello.   Nella marcia d’avvicinamento due o tre tappe cerchiate in rosso perché oltremodo interessanti. Una delle quali già definita, le altre in via di ufficializzazione.

Quella per la quale manca solo il taglio del nastro nasce dal partenariato fra l’Associazione della Castellana e il comitato “CiCasco” che ha la sua forza nei progetti e negli eventi legati all’inclusione.   Un’attività Emerita, degna della E maiuscola e un’idea recepita con entusiasmo dal presidente della Castellana, Luciano Carboni e dai i suoi fidi pard per una manifestazione il cui profilo va oltre quello sportivo in quanto caratterizzata da momenti che cercheranno di rendere un pochino meno problematici inserimento e reinserimento nella vita sociale di persone meno fortunate:

GIOVEDI 28/09 VENERDI 29/09 Intera giornata (Piazza d’Armi – Ex Caserma Piave):

 LABORATORI “CICASCO/LA CASTELLANA – METTI IN MOTO L’INCLUSIONE” TUTTI CON INGRESSO E ATTIVITÀ GRATUITE

• Per il 50° anniversario della storica cronoscalata, alcuni dei piloti orvietani partecipanti alla corsa prenderanno a bordo delle loro macchine da gara, per giri dimostrativi su un circuito appositamente allestito, persone di tutte le età per una meravigliosa e inclusiva esperienza. Il tutto gratuitamente e in assoluta sicurezza.

• Le persone disabili avranno una corsia preferenziale e tempi di attesa ridotti per accedere ai giri in pista.

• Lo spazio sarà impreziosito da musica e intrattenimento, giochi e aneddoti della storica gara cronoscalata giunta al suo 50° anniversario.

• Ospiti speciali le classi delle Scuole primarie e secondarie di primo grado degli Istituti comprensivi Orvieto-Baschi e Orvieto-Montecchio

• Agli studenti degli Istituti Superiori sarà affidato il compito di curare l’accoglienza, con la possibilità di presentare progetti e laboratori del loro percorso scolastico.

• Per grandi e piccini a cura dell’ASD APS Il Volo di San Lorenzo Nuovo “Incontro, conoscenza, comprensione e avvicinamento al mondo dei rapaci” con Laboratori di Falconeria.

Il Comitato CiCasco, volontariato per l’inclusione sociale, organizzerà momenti creativi di inclusione, ludici e didattici, in collaborazione con artisti e gruppi di volontariato del territorio. Ospite d’eccezione Omar Bortolacelli.

Inoltre, nella mattinata di venerdì 29, Cicasco e l’Associazione motoristica avranno la possibilità di accedere alla Casa di Reclusione di Orvieto unitamente ad alcuni piloti con le rispettive vetture da competizione.  Macchine e piloti saranno impegnati in prove dimostrative, all’interno dell’Istituto, riprese dagli scatti del gruppo di detenuti, freschi di attestato, per aver preso parte al corso di fotografia diretto da Manuela Cannone e promosso da CICASCO. Come alla Caserma Piave, l’organizzazione prevede che tutto si svolga nella massima sicurezza e nel rispetto delle norme che regolano la vita nella struttura.   Le foto scattate dai detenuti corsisti saranno utilizzate per la composizione di un calendario acquistabile nella forma e nei modi che saranno successivamente comunicati. I proventi serviranno a sostenere una raccolta fondi da utilizzare per l’assunzione temporanea di “operatori qualificati” in occasione dei Campi Estivi 2024. Agevolando, in tal modo, le famiglie con figli disabili




Sami Modiano, una cittadinanza da onorare

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Era una mattinata del febbraio scorso, di pioggia e freddo, quando con Roberto Conticelli avemmo l’onore di accogliere ad Orvieto a Palazzo Coelli, Sami Modiano, sopravvissuto alla Shoah (Ho visto l’orrore – Sami Modiano a Orvieto).
Fu un incontro molto intenso, carico di emozioni e di commozione, nel corso del quale Sami raccontò a noi  tutti, alle centinaia di persone presenti nella sala, giovani ed anziani, con altrettanti che non riuscirono ad entrare perché il locale era stracolmo, la sua esperienza di adolescente deportato nel campo di sterminio di Auschwitz Birkenau dalla sua isola greca di nascita, Rodi, assieme alla sua comunità ed agli amati papà Giacobbe ed alla amatissima sorella Lucia, di qualche anno più grande di lui. Lo stesso Sami, ad un certo punto della detenzione, prima l’uno e poi l’altra non li rivide mai più, trucidati dalla follia e dall’odio nazista.
Per la città umbra una mattinata speciale tra ricordo, storia, educazione ed un messaggio di pace, quello di Sami che in quelle due ore e mezza di racconti della sua esperienza di 13enne detenuto in un campo della morte, ebbe la forza d’animo, come fa da tempo andando nelle scuole e presso le sedi istituzionali e tornando in quei campi nei Viaggi della Memoria soprattutto con i giovani, di narrare la sua vita e le atrocità che, come spesso ripete,”i miei occhi hanno visto”.

Lo fa portando le dita verso gli occhi, in una maniera struggente e colma di dolore.

Quel dolore per la sua comunità sterminata, per il suo popolo falcidiato dalla barbarie tedesca e per il papà e la sorella perduti a causa di essa.
In quella mattinata ci onorò della sua presenza la sindaca Roberta Tardani che, accogliendo la proposta manifestatasi durante l’incontro, dichiarò in quella sede di voler iniziare l’iter in Consiglio Comunale per concedere a Sami la cittadinanza onoraria di Orvieto. Un riconoscimento allo spessore di questo uomo, così speciale, portatore di messaggi e valori universali di rispetto per ogni essere umano e per la vita, senza esprimere mai una parola o un sentimento di eventuale giustificato ribrezzo verso quei nazisti autori delle peggiori atrocità e verso chi collaborò con loro fattivamente allo sterminio di innocenti durante la seconda guerra mondiale. Un grande esempio di stile e di bontà quello di Modiano ed una onorificenza, quella della cittadinanza a lui eventualmente assegnata, che sarebbe motivo di vanto per Orvieto, onorata a sua volta di poter annoverare tra i suoi un cittadino così illustre, accolto ogni anno con calore dalle più alte cariche dello Stato, a partire dal Presidente Mattarella durante la ricorrenza del 27 gennaio, giornata internazionale dedicata alla Memoria della Shoah.

Il prossimo 16 ottobre ricorreranno gli 80 anni dall’inizio delle deportazioni nei campi di sterminio  degli ebrei italiani, con il rastrellamento compiuto dai tedeschi in collaborazione con i funzionari di sicurezza italiani, degli ebrei di Roma, dal ghetto e da tutti i quartieri dove vivevano. Da lì cominciarono mesi di caccia all’ebreo da parte delle squadracce fasciste, di delazioni, di spiate e denunce da parte di concittadini italiani ai quartier generali nazisti e per ogni ebreo fatto arrestare si incassavano 5.000 lire, per i bambini anche qualcosa in più.

I mesi più odiosi ed il momento più basso nella storia del nostro Paese. In ricordo di questa data simbolo della Shoah italiana e romana in particolare, quale occasione migliore per Orvieto per ricordare, opporsi all’orrore della Storia e nominare, cara sindaca Tardani, Sami Modiano cittadino onorario?




Ursula Von Der Leyen e il discorso sullo stato della UE, “preparare la rotta per l’anno che verrà”

Il discorso che verrà pronunciato dal presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, davanti al Parlamento Europeo mercoledì 13 settembre alle 9 segnerà l’inizio ufficiale del nuovo anno legislativo e sarà anche l’ultimo per questa legislatura che terminerà con le elezioni europee previste per il 2024. Per la presidente della Commissione Europea sarà l’occasione per riflettere sui maggiori successi e sui limiti commessi negli ultimi dodici mesi, le criticità e le modalità con cui affrontare le molteplici sfide del nostro tempo.

Il Comune di Porano, primo Comune dell’Umbria ad aderire alla rete “Costruire l’Europa con i consiglieri locali” con la consigliera Elena Brunori, invita a partecipare a questo importante appuntamento pubblico che potrà essere seguito in diretta streaming al sito https://state-of-the-union.ec.europa.eu/index_en.




Todi, il 2 settembre convegno “Educare per il domani” di Articolo 26 su scuola, educazione e famiglia

Alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico, Todi si conferma anche quest’anno sede del convegno nazionale di “Articolo 26” su scuola, educazione e famiglia. Quella del 2023, in programma sabato 2 settembre alla Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali, è la sesta edizione dell’iniziativa “Educare per il domani” che si avvale dei patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Regione Umbria, dell’Ufficio Scolastico Regionale e, ovviamente, del Comune di Todi.
“Sono trascorsi 75 anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo in cui il principio della libertà educativa è stato posto nero su bianco come cardine delle relazioni umane”, si legge in una nota degli organizzatori. “A Todi con l’aiuto di specialisti ed educatori si farà il punto della situazione partendo dai principi per arrivare a mettere a fuoco cosa significhi concretamente educare con una cura realmente umana oggi”.
Il convegno “Edu-Care: dall’educazione alla cura” avrà inizio alle ore 9:30. Sono previsti gli interventi di Elisabetta Mazzeschi, vicepresidente di Articolo 26, Marcello Foa, giornalista e scrittore, Domenico Airoma, procuratore e scrittore e Carlo Stacchiola, presidente di Articolo 26. Tra i temi di attualità quelli del PNRR, dell’Agenda 2030 e dell’intelligenza artificiale.
La sessione pomeridiana, dalle ore 14:30, vedrà i contributi di Giovanni Cogliandro, filosofo e dirigente scolastico, Marco Di Benedetto, psicologo, Virginia Conti, medico e vicepresidente Progetto Pioneer e Davide Rondoni, poeta e scrittore. Interverranno rispettivamente su “Il disagio giovanile oltre la retorica”, “Giovani in cerca di adulti”, “L’amore che non cura: l’educazione sessuale ai tempi della generazione Z” e “La scuola dei talenti e i genitori dello sguardo”.
“Il tema di fondo – sottolinea l’assessore alle politiche scolastiche Alessia Marta – è sempre “educare per il domani”, con ogni anno  un approccio particolare legato all’attualità, chiedendo ai relatori di trattarlo anche sotto la particolare angolatura di una normativa che spegne innovazione e pluralismo e inchioda l’Italia in vetta alle classifiche europee dell’abbandono scolastico”.
“Siamo particolarmente felici – aggiunge il Sindaco Antonino Ruggiano – che qui a Todi Articolo 26 abbia trovato la sua sede ideale: gli incontri sono sempre caratterizzati da uno spirito costruttivo sia per i contenuti che per l’ambiente amichevole che incentiva lo scambio culturale e umano, cercando di offrire ai partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia un ventaglio differenziato di esperienze”.




Pioggia e vento non fermano la festa per il patrono aquesiano Sant’Ermete

Pioggia ad intermittenza e folate di vento non esasperano la Festa aquesiana in onore del Patrono S.Ermete. In prima mattinata la cerimonia di consegna delle “mantelline” con atto di affidamento al Martire Cristiano Prefetto di Roma ucciso a 46 anni il 28 Agosto 116 dagli sgherri dell’Imperatore Triano per i bambini battezzati nell’anno. Investitura degli aspiranti Cavalieri mentre il Parroco Don Enrico Castauro legge la Preghiera accanto al neo Presidente dell’Istituto Luciano Luciani ed al capogruppo portatori Massimo Pallotti: “O Sant’Ermete, Patrono di questa comunità, la Devozione che abbiamo sempre avuto per te ci dà la certezza di poter contare sulla tua intercessione presso Dio. Ti mettiamo in mano le Nostre indegnità, i nostri progetti e le nostre ansietà, affinchè il Signore ci conceda il suo perdono, la sua provvidenza e una fiduciosa serenità. Tu che hai il privilegio di poterci assicurare la Misericordia di Cristo, aiuta ogni aquesiano a non tradire le promesse del Battesimo, a coltivare la fede che salva a dispensare il conforto che solleva, a difendere che è esposto al rischio dell’indifferenza. Il Signore sa che abbiamo bisogno di innocenza che ci faccia sperare e di bontà che ci dia sicurezza, ma tu aiutaci a meritarle. Presenta a Dio le invocazioni di questo popolo: siamo certi che per mezzo tuo saremmo esauditi e benedetti. Amen”.

Nella Pontificale in cui si esalta il coro del direttore Romano Gordini nello scandire l’Inno, le stupende riflessioni del vescovo della Diocesi di Viterbo Orazio Francesco Piazza in presenza di autorità civili e militari : “Ad Ermete sereno, forte e determinato”, sottolinea, “ci consegniamo come comunità. Invocandolo per proteggerci dal Male. Esempio di fierezza e stile di vita come annuncia il Vangelo. La cui conoscenza cambia e trasforma nel suo rapporto Fede -Vita. All’insegna della coerenza. Un’ immagine più che attuale in una società come la Nostra che necessita di riferimenti nelle relazioni interpersonali. Gli aquesiani devono immedesimarsi nella sua determinazione, nella sua serenità interiore, nella sua presenza. Aprendosi e non chiudendosi di fronte ad ogni tipo di rapporto relazionale. Ermete e Dio sono presenti non vi abbandonano e vi indicano la strada per non tremare di fronte alla Vita. Apriamo il vocabolario e soffermiamoci sul significato di termini come Fraternità, Rispetto, Amicizia, Compassione, Carità. E poi applichiamoli per combattere visioni del mondo e stili di vita inadeguati”




PrometeOrvieto, nuovi dubbi e nuove richieste dopo la replica del dg della USL Umbria2 su Casa e Ospedale di Comunità

Gentile D. G. Dott. De Fino,

riscontriamo la Sua risposta alla nostra comunicazione dell’11.8.2023, che rendiamo pubblica ai cittadini del territorio con il testo in calce, per trasmetterLe a nostra volta alcune nostre considerazioni sul punto. La Sua comunicazione, descrittiva dello stato in essere, non ci lascia sereni sul fatto che l’Ospedale di Comunità e la Casa di Comunità dell’Orvietano possano essere realizzati con certezza, come noi desideriamo, nei tempi previsti e rimangono irrisolte le preoccupazioni che ci hanno spinto a scriverLe chiedendoLe delucidazioni. Abbiamo appreso che la Regione Umbria non conosce con esattezza gli interventi finanziati dal Pnnr che verranno tolti dal piano ed il termine “prevalentemente”, da Lei usato per indicare tali siti, è rilevatore delle incertezze che ci sono e che non sono marginali in quanto, come vedremo, incidono pesantemente sui tempi e sulle procedure da attuare. Visti i tempi di analisi (tre mesi) dell’Unione Europea per fornire riscontro alla richiesta del ministro Fitto, l’incertezza è destinata a durare fino al mese di ottobre. 

TEMPI

Dal piano reso pubblico con delibera DG Ausl Umbria2 del 9.8.2023, si deduce che l’appalto integrato va aggiudicato entro il corrente anno così come previsto dal PNRR ed i tempi, evidentemente, sono strettissimi, visti i passaggi formali previsti nello stesso bando. Chiedevamo una rassicurazione sul fatto che questi sarebbero stati rispettati e, seppure come Lei dice la fattibilità ancora c’è, ciò richiede comunque tempi veloci di attuazione poco usuali nella Pubblica Amministrazione.

COSTI

Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà causate dall’alto tasso di inflazione degli ultimi tempi e la nostra richiesta di chiarimenti era volta ad avere rassicurazioni proprio sul fatto che lo stanziamento disponibile fosse sufficiente a non far andare deserta la gara di appalto. Apprendiamo che le strutture tecniche sono in grado di fare una valutazione di congruenza sul fatto che sia possibile assorbire gli extra costi di circa il 30% che l’inflazione ha generato, anche se questo appare poco probabile, perché significherebbe che il precedente valore era stato sovrastimato. Se i fondi non fossero sufficienti, andranno trovati in altre fonti di finanziamento da Lei indicate e questo comporterebbe, oltre all’incertezza nel reperimento, una nuova gara che non potrà avere come riferimento il bando precedentemente elaborato, che prevede un ribasso rispetto al plafond stanziato nel PNRR. Tutte queste preoccupazioni, generate da un contesto generale particolarmente complesso, non ci lasciano tranquilli e crediamo, visto il contenuto della Sua risposta, che nemmeno Lei lo sia. Riteniamo pertanto sempre più urgente approntare un piano provvisorio su cui lavorare da subito che, in attesa della realizzazione delle opere previste, possa fornire ai cittadini i Servizi Sanitari con le modalità individuate dalla nuova riforma. Le richiediamo infine un nuovo incontro nel quale, oltre approfondire questi temi, sia possibile ottenere dati quantitativi e qualitativi sulle prestazioni specialistiche fornite in questi mesi ed il trend del prossimo futuro, particolarmente relative all’Orvietano.

PrometeOrvieto

Di seguito, il testo integrale della lettera del Direttore Generale Ausl Umbria 2 Dott. M. De Fino del 24.8.2023 con le risposte ai nostri quesiti:

“In riferimento alla Vostra richiesta, va premesso che la rimodulazione quantitativa del target a livello nazionale delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità è giustificata dal rialzo dei prezzi delle materie prime ed energetiche, legato anche alla crisi energetica acuita dal conflitto russo-ucraino. La rimodulazione riguarda prevalentemente i nuovi edifici, per i quali la realizzazione entro giugno 2026 è a rischio. A tal proposito, si precisa che la Casa di Comunità e l’Ospedale di Comunità di Orvieto non rientrano nella fattispecie in oggetto trattandosi di ristrutturazioni di edifici esistenti. Per quanto riguarda le tempistiche di attuazione degli interventi, allo stato attuale, risultano in linea con i target temporali posti dalMinistero che prevedono la stipula del contratto con l’operatore economico aggiudicatario dei lavori di realizzazione delle opere entro il 31.12.2023 e il collaudo delle strutture entro il 30.06.2026. Da ultimo, si rappresenta che l’Amministrazione Titolare degli investimenti in oggetto individuata nel Ministero della Salute, adoggi non ha comunicato alle Regioni gli interventi rientranti nella rimodulazione quantitativa del target, tuttavia gli investimenti stralciati verranno comunque realizzati, con le modalità già programmate, assicurando la copertura finanziaria mediante il ricorso alle risorse nazionali del programma di investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico ex art. 20 della legge n. 67/1988 o mediante la riprogrammazione delle risorse della politica di coesione (FSC). 

Certi di aver chiarito i dubbi da Voi espressi, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti. 

Massimo De Fino” 




La sindaca Roberta Tardani replica a Paparelli e De Luca sull’emodinamica, “lavoriamo per difendere il diritto alla salute degli orvietani”

In merito alle note diffuse dai consiglieri regionali Fabio Paparelli (Pd) e Thomas De Luca (M5S), il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

”Non avevamo previsto la struttura di Emodinamica all’ospedale di Orvieto perché nessuno ce l’aveva chiesto”. Questa l’imbarazzante giustificazione che ha dato il consigliere regionale del Pd, ma soprattutto ex presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Fabio Paparelli, dopo che il recente dibattito nel consiglio comunale di Orvieto ha smascherato l’evidente ipocrisia politica che ha accompagnato la discussione sull’attivazione del laboratorio di Emodinamica all’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto. Parole che si commentano da sole e che testimoniano una volta in più, se ce ne fosse ancora bisogno, su cosa si basa e si è fondata la visione, la lungimiranza e la capacità di programmazione della classe politica che ha governato l’Umbria e la città di Orvieto per decenni”.

“Purtroppo – prosegue il sindaco – devo constatare che, malgrado anche i suoi colleghi di partito a livello locale abbiano preso le distanze, il consigliere Paparelli continua senza vergogna a strumentalizzare le tragedie a fini politici. L’amara verità è che lui, e l’allora maggioranza politica regionale, questo territorio lo hanno sempre snobbato. L’amara verità è che chi governava questa città, seppure davanti a tanto disinteresse, rimaneva in silenzio rispettando sì, in quel caso, gli ordini di scuderia, anzi di corrente. L’unica vera novità che si scorge tra le sue dichiarazioni è che solo adesso si è messo a disposizione di Orvieto perché, quando aveva ben più importanti responsabilità e poteri, era evidentemente impegnato a soddisfare le esigenze di altri territori. Su richiesta!”

“Quanto alle dichiarazioni del consigliere De Luca – aggiunge – apprendo con vero piacere che ha finalmente scoperto l’esistenza di Orvieto in Umbria. Lo invito personalmente a visitare la città e sarò felice di accompagnarlo agli scavi di Campo della Fiera di cui è venuto a conoscenza solo una settimana fa”.

Continuerò con impegno a difendere il diritto alla salute dei miei cittadini come ho sempre fatto e sto facendo sin dall’inizio del mandato – conclude – e noi tutti continueremo senza alcuna timidezza a lavorare e a interloquire con la Giunta regionale per migliorare e potenziare i servizi sanitari sul nostro territorio”.




Thomas De Luca, M5S, “siamo allibiti per le dichiarazioni della sindaca Tardani sull’emodinamica”

Durissima replica del consigliere regionale e portavoce del Movimento 5 Stelle Umbria, Thomaas De Luca alle dichiarazioni della sindaca Roberta Tardani sull’emodinamica a Orvieto. “Siamo allibiti per le dichiarazioni della sindaca Tardani in merito all’ennesima porta in faccia della Regione Umbria sulla realizzazione di un laboratorio di emodinamica. La prima cittadina dovrebbe spiegare se difende gli interessi di Orvieto e del suo ospedale oppure quelli di Coletto, assessore che si sta prodigando indefessamente nell’opera di smantellamento della sanità dell’Umbria meridionale.

Un vero e proprio piano scientifico di distruzione che parte dalle strutture ospedaliere di Orvieto e Spoleto. C’è però una differenza sostanziale. Mentre il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, si batte senza riserve per difendere la sua comunità, la sindaca di Orvieto fa l’avvocata d’ufficio delle scelte della Regione. Non solo, ma lo fa attraverso una narrazione contraria alla realtà.

In primo luogo la sindaca dovrebbe sapere che il bacino di utenza potenziale del nosocomio di Orvieto è di 120 mila persone e non 60 mila. Stiamo parlando di un centro che è un punto di riferimento non solo per l’Umbria ma anche per l’alto Lazio e la bassa Toscana. In Italia il rapporto tra laboratori di emodinamica e cardiochirurgie è circa di 5:2, dimostrazione del fatto che ciò che affermano sindaca e assessore è del tutto fuori dal contesto nazionale. Infine la distanza di 80 chilometri tra l’ospedale di Orvieto e quello di Terni costituisce una deroga precisa secondo l’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) rispetto al bacino richiesto di 300 mila persone per aprire un laboratorio di emodinamica. Ergo, Orvieto ha tutte le carte in regola per avere questo servizio.

La sindaca Tardani ha invece sposato la posizione di Coletto, lo stesso assessore che propone di risolvere i problemi sanitari dell’area interna dell’Orvietano attraverso l’elisoccorso che vola solo in orario diurno. Rimane solo la preghiera che non debba mai servire un laboratorio di emodinamica di notte”.




Per Fabio Paparelli, consigliere regionale PD “sull’emodinamica è la sindaca Tardani che distorce la realtà”

E’ ormai aperta la polemica politica sulla questione dell’emodinamica a Orvieto. E’ lo scaricabarile tra maggioranza e opposizione sulla possibilità o impossibilità di avere un servizio che sarebbe di grande importanza per il territorio e per le infrastrutture viarie di rilievo nazionale che insistono sul territorio. Alla sindaca Tardani che nelle scorse settimane ha parlato di ipocrisia della sinistra e di difficoltà reali per la realizzazione ora replica il consigliere regionale, Fabio Paparelli del Pd.

“Prendo atto, leggendo le recenti dichiarazioni della Sindaca Tardani, che sulla mancata realizzazione del laboratorio di emodinamica dell’Ospedale di Orvieto si continua a voler distorcere la realtà, prendendo a pretesto ricostruzioni fantasiose che poco hanno a che fare con la verità dei fatti. L’unica amara verità – scrive in una lunga nota il consigliere PD Paparelli – è che nonostante la volontà espressa della massima assise cittadina oltre che dell’Assemblea legislativa regionale, quella che è ritenuta, apparentemente da tutti, una priorità per Orvieto e il suo comprensorio, non lo è di fatto per chi governa questa regione. La Sindaca, dunque, piuttosto che cercare attenuanti generiche, dica se intende o meno continuare a fare sponda ad una Giunta regionale che sta trattando questa vicenda come Penelope faceva con la sua tela”.

Paparelli continua “tralascio quindi le considerazioni tecniche sulla fattibilità e sulla natura logistico/demografica dell’operazione per le quali invito la Sindaca a rileggersi il testo della mozione approvata in Consiglio Regionale. Tuttavia mi preme sottolineare due aspetti. Il primo ha a che vedere con il piano sanitario, solo preadottato nel 2019 e mai adottato dal Governo regionale. La struttura di emodinamica allora non era prevista perché nessuno ne aveva mai avanzato la richiesta. Nessuna sollecitazione giunse dal territorio, neppure in fase di partecipazione dell’atto. Se oggi parliamo di questa possibilità è perché, anche attraverso la mozione che ho presentato in Regione due anni fa, mi sono sentito in dovere di rappresentare le istanze concrete di tanti cittadini e cittadine oltre che di quelle di molti sanitari che mi hanno rivolto direttamente sollecitazioni sulla base di bisogni reali ed emergenti. Alla Sindaca non sfuggirà che alcune esperienze vissute tragicamente in quel territorio hanno segnato una comunità intera e hanno creato una domanda sanitaria precisa che ho ritenuto di dover accogliere e rappresentare. A questo serve, secondo me, la politica. A ben guardare, lo stesso assessore Coletto, proprio in Assemblea legislativa, propose un emendamento alla mia mozione, dicendo che il laboratorio non poteva essere programmato se non fosse stato prima inserito nel piano sanitario in divenire: di fatto quindi non escluse la sua realizzazione ancorché rimandandola ad una fase successiva. Ricordo inoltre che poiché nel piano preadottato dall’attuale Giunta, non si prevede, a tutt’oggi, il laboratorio di emodinamica di Orvieto, disattendendo l’indirizzo unanimemente assunto dalla assise regionale, ho ritenuto doveroso presentare un atto che richiama la stessa Giunta al rispetto di quanto stabilito dal Consiglio regionale. Ho adottato questa ulteriore iniziativa non per fare polemiche inutili ma per rafforzare l’ipotesi della realizzazione del progetto dell’emodinamica. Per questi motivi mi risulta assai curioso che proprio in questa fase la sindaca Tardani se la prenda con quanti, come me, si stanno adoperando, con gli strumenti che hanno a disposizione, per conseguire questo risultato, invece che smascherare il gioco delle tre carte portato avanti dal Governo regionale guidato dalla Presidente Tesei. Per quel che vale, continuerò ad essere a disposizione della Sindaca e di tutti i cittadini di Orvieto, per continuare questa battaglia che ritengo sacrosanta. La Sindaca può decidere, legittimamente, di temporeggiare, di accampare scuse o dare la colpa a chi c’era prima. La verità, è che dovrebbe dire ai suoi cittadini se per lei è è più importante difendere il diritto alla salute o rispettare gli ordini di scuderia”.




Black out al Foro Boario per il maltempo. Tre persone bloccate negli ascensori per 15 minuti

Nella tarda mattinata di lunedì 28 agosto, intorno alle 13.15, a causa del maltempo si è verificato un temporaneo black out che ha interessato il parcheggio di Foro Boario-Campo della Fiera, l’impianto di risalita verso il centro storico e i due ascensori. In quel momento all’interno degli ascensori si trovavano tre persone che sono state immediatamente soccorse e nel giro di quindici minuti fatte uscire grazie alla manovra a mano attivata dagli operatori del parcheggio in collaborazione con gli agenti della polizia locale di Orvieto.

Successivamente è stata ripristinata la corrente per l’illuminazione del parcheggio, delle casse automatiche e delle scale mobili mentre sono stati chiusi a scopo precauzionale i due ascensori in attesa della verifica sull’impianto da parte degli incaricati di una ditta specializzata.