Dal 1° all’11 settembre Orvieto protagonista dalla VI edizione del Festival della Piana del Cavaliere

E’ stata presentata ufficialmente la VI edizione del Festival della Piana del Cavaliere/Orvieto Festival. tanti gli appuntamenti, 20 eventi tra concerti, spettacoli teatrali, produzioni inedite, lirica e arte, oltre ai concerti delle masterclass ad Orvieto dal 1° all’11 settembre 2022, nelle più prestigiose location del centro storico Teatro Mancinelli, piazza del Duomo ed altri spazi non convenzionali per la musica. La rassegna estiva è promossa e sostenuta dalla società AISICO S.r.l. – realtà imprenditoriale che promuove la cultura e la musica, il loro valore formativo e di sviluppo e per la valorizzazione dei talenti del Paese – con il sostegno della Città di Orvieto e la collaborazione di: Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”Cittaslow OrvietoUniversità delle Tre EtàOpera del Duomo,  Centro Studi “Gianni Rodari”Orvieto Underground e Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e del Patrocinio della Regione Umbria.  

Nella Sala DigiPASS della Biblioteca Comunale “Luigi Fumi” di Orvieto, è stato presentato il programma del festival che si caratterizza come una proposta culturale che nasce e si sviluppa in un’ottica di valorizzazione e incremento della cultura ed offre un’occasione inedita e autentica per immergersi nella musica, nella storia, nella tradizione e nella cultura del territorio, proponendosi di sollecitare la partecipazione di un pubblico sempre più ampio, con un occhio attento alla pluralità dell’offerta concorrendo quindi alla promozione della musica classica e contemporanea con spettacoli dal vivo. L’obiettivo è infatti quello di lavorare in sinergia sul territorio di Orvieto incrementandone la proposta artistica e culturale. Tanto che a testimonianza del profondo legame col territorio che ospita l’evento musicale di inizio settembre è stata presentata la nuova denominazione del Festival della Piana del Cavaliere|Orvieto Festival

Proprio questa sinergia è stata evidenziata in apertura dal sindaco e assessore alla cultura di Orvieto, Roberta Tardani, che ha affermato: “Per noi è importante rafforzare il legame con eventi di livello capaci di attrarre un turismo di qualità e promuovere in Italia e all’Estero il nome e la bellezza di Orvieto. Anche quest’anno il festival si presenta con un programma ricco e interessante che spazia oltre la musica e siamo convinti saprà intercettare il gradimento del pubblico. Malgrado le difficoltà della pandemia, la città non ha mai smesso di alimentare un crescente fermento culturale, al quale hanno contribuito manifestazioni come questa, che crediamo possa rappresentare la vera spinta propulsiva alla candidatura di Orvieto a Capitale italiana della Cultura 2025. Il titolo di questa edizione del festival ‘Quando è il presente’ è anche il nostro motto che ci ricorda come ogni giorno dobbiamo rinnovarci e dare una spinta in più perché c’è bisogno di uno spirito nuovo. La formula del festival amplia la platea del pubblico a cui si rivolge e quindi anche i potenziali visitatori della nostra città. L’Amministrazione Comunale sta lavorando per strutturare una stagione culturale di alta qualità da tenersi nei luoghi simbolo di Orvieto che sono molti e ideali come il Festival della Piana del Cavaliere sta dimostrando di valorizzare. Con l’edizione di quest’anno si consacra un festival che vogliamo abbia un futuro e in questo senso ci impegniamo come Amministrazione Comunale”.  

“Questo secondo anno ad Orvieto conferma e rafforza la volontà di incoraggiare una cultura di qualità e di concorrere allo sviluppo dello spettacolo da vivo – ha affermato il Presidente del Festival, Stefano Calamani – I progetti ambizioni che sono nati per questa nuova edizione del Festival sono il frutto della collaborazione con le eccellenze artistiche del nostro Paese e con una città, come quella di Orvieto, sensibile nell’accogliere una nuova realtà musicale come la nostra e disponibile, come noi, a cementare un rapporto duraturo fra la città e il festival”. 

L’intera programmazione della rassegna è stata illustrata dalla direttrice artistica Anna Leonardi, a partire dal tema di quest’anno Quando è il presente: intrappolato tra il passato e il futuro, nell’istante prende forma il nostro stare al mondo, nella trasformazione artistica che in continuo movimento ci rende presenti a quello che viviamo.

Il primo appuntamento sarà giovedì 1° settembre al Museo delle Terme di Diocleziano di Roma che ospiterà il Coro Giovanile italiano, compagine orchestrale giovanile che è il simbolo della vocalità in Italia, in un concerto che rappresenterà l’Anteprima del Festival con un programma musicale tutto dedicato al repertorio del ‘900 e che sarà in parte ripreso nel Concerto di Apertura, venerdì 2 settembre alle ore 21 nel Duomo di Orvieto, grazie alla collaborazione dell’Opera del Duomo.

Sabato 3 settembre presso la Sala CittàSlow di Palazzo dei Sette, i docenti Milly Curcio e Luigi Tassoni, entrambi critici letterari, terranno la conferenza “Quando la memoria è il presente: per Beppe Fenoglio e Pier Paolo Pasolini”, per ricordare due grandi scrittori italiani in occasione del centenario della loro nascita.

Il programma del Festival prevede poi un concerto multidisciplinare in cui cinema e musica si incontrano e completano a vicenda. Infatti, per la ricorrenza dei 100 anni dalla presentazione del film “Il Monello” di C. Chaplin, il Teatro Mancinelli ospiterà la sonorizzazione dal vivo della pellicola restaurata.  La pianista e unica erede delle musiche di Chaplin, Maud Nelissen, eseguirà dal vivo le musiche di questo film durante la proiezione, restituendo uno spettacolo di grande coinvolgimento.

Domenica 4 settembre il Teatro Mancinelli ospiterà, inoltre, il Trio Chagall, giovanissimo ensemble da camera che eseguirà le musiche di Haydn, Beethoven e Shostakovich.

Nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 settembre la Georgian Chamber Orchestra, si esibirà a mezzogiorno in due concerti di musica tradizionale georgiana, in un luogo di eccezione come le cavità di Orvieto Underground, rese così suggestive dalla natura geologica del masso su cui sorge Orvieto.  

Mercoledì 7 settembre all’Auditorium del Carmine è in cartellone il concerto che prende il titolo dal Festival, Quando è il presente

Questo nuovo progetto del Festival della Piana del Cavaliere|Orvieto Festival, che prevede la commissione ad un giovane compositore di un brano per due violoncelli e orchestra, verrà eseguito per la prima volta ad Orvieto e poi replicato in autunno a Torino, da due solisti d’eccezione come Anssi Kartunnen e Claudio Pasceri.  L’esecuzione orchestrale sarà affidata alla Filarmonica Vittorio Calamani, orchestra residente del Festival, che accompagnerà questa nuova produzione inedita del Festival. 

Sempre nell’ottica dell’interscambio generazionale un altro appuntamento dal titolo BHB – La discesa di Amleto nel Maelström vedrà protagonisti il musicologo Guido Barbieri, la pianista Silvia Paparelli, la compositrice Roberta Vacca, il live elettronics di Federico Martusciello in un secondo spettacolo in prima assoluta che coinvolgerà anche la fisica del CNR Margherita Cappelletto, in un dialogo tra musica e parole a proposito del tempo e del mito di Amleto. Il pubblico parteciperà completamente al buio, in un’atmosfera totalmente immersiva.

L’ensemble Le Fil Rouge, gruppo nato nel 2021 ma già vincitore del bando “Musica da camera in jeans” proposto da Sistema Musica, si esibirà nella mattinata di sabato 10 settembre all’interno del Pozzo di San Patrizio. Il suono di voce e strumenti riecheggerà in questo capolavoro di ingegneria rinascimentale e una delle più importanti attrazioni della città.

Nel pomeriggio dello stesso giorno si svolgerà al Teatro Mancinelli il Galà Lirico degli allievi dell’Accademia del Teatro Carlo Felice di Genova, in cui sarà possibile ascoltare alcune delle arie della nostra tradizione lirica. Lo spettacolo è curato dal tenore Francesco Meli e dal soprano Serena Gamberoni, artisti che ormai da anni calcano le scene dei più importanti teatri del mondo.

Un altro progetto legato ad un anniversario è quello nato all’interno del cantiere d’arte di Montepulciano, per i 10 anni dalla morte del grandissimo compositore Hans Werner Henze dal titolo “Fuga a tre voci”; uno spettacolo di Marco Tullio Giordana che vedrà in scena sabato 10 settembre al Mancinelli gli attori Giorgio Marchesi e Michela Cescon, contrappuntati dalla chitarra di Giacomo Palazzesi.

E ancora, domenica 11 settembre nel ridotto del Teatro di Orvieto il progetto dedicato ai bambini Children’s Corner le parole di Gianni Rodari allo specchio della musica per l’infanzia di Schumann, Debussy e dei nostri giorni in omaggio a Gianni Rodari

Una sottolineatura, questo progetto, anche del Centro Studi Gianni Rodari di Orvieto nato nel 1987 e considerato uno dei più significativi oggi esistenti a livello nazionale e internazionale, che ha sede presso la Biblioteca Comunale della città. 

“Il Centro Rodari di Orvieto – ha evidenziato al riguardo l’Assessore all’Istruzione, Alda Coppola – custodisce oltre 1500 documenti, libri e riviste di varia tipologia tradotti in diverse lingue nonché lavori di ricerca sinora realizzati sull’opera letteraria di Gianni Rodari. Il Centro Rodari di Orvieto è meta di visite per motivi di studio da parte di numerosi giovani ricercatori quindi il riconoscimento di uno spazio dedicato all’interno del cartellone del festival è un connubio bellissimo tra due unicità. Per questo siamo molto onorati e pronti a lavorare insieme per il futuro”.   

Infine, Giuseppe Gibboni, vincitore del primo premio al concorso internazionale Paganini, uno dei più importanti al mondo, sarà il violino solista nel concerto di chiusura del Festival, in programma l’11 settembre al Teatro Mancinelli insieme all’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani.  Anche il Manifesto della VI edizione del Festival è stato realizzato da una studentessa di Orvieto, Maria Nicoletta Zoccolini con la passione per le belle arti che, durante tutta la durata della manifestazione terrà una personale nell’Atrio di Palazzo dei Sette

Al termine della conferenza stampa, è stato presentato il libro “Diario di lettura e di letteratura” di Luigi Tassoni, edito da Rubbettino, in cui è intervenuto l’autore in dialogo con la Professoressa Milly Curcio.




Tutte le ordinanze per la sosta e circolazione dei veicoli, le variazioni dei bus per le celebrazioni del Corpus Domini

In occasione delle manifestazioni che si svolgeranno nei giorni di venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 giugno ad Orvieto per la celebrazione del Corpus Domini: Corteo delle Dame (17 giugno in notturna), Staffetta dei Quartieri (18 giugno in notturna) e solenne Processione del Corpus Domini (19 giugno), e in previsione dell’elevato afflusso di pubblico e di turisti, il Dirigente della Polizia Locale ha emesso la seguente disciplina della circolazione veicolare nel centro storico:

• Venerdì 17 giugno 2022  – Corteo delle Dame

Dalle ore 16:00 fino al termine della manifestazione è vietata la sosta con rimozione dei veicoli lungo il percorso del Corteo delle Dame.

Dalle ore 21:00 fino al termine della manifestazione è vietata la circolazione lungo il seguente percorso del Corteo delle Dame: uscita dalla caserma “Piave” (porta carraia su via Roma, piazza Cahen, Corso Cavour, piazza della Repubblica (sosta e schieramento sulla piazza per assistere ad un breve spettacolo), via Garibaldi, piazza Ranieri, via Loggia dei Mercanti, via della Commenda, via Filippeschi, piazza della Repubblica, Corso Cavour, via Duomo, piazza Duomo (schieramento sul sagrato della Cattedrale per assistere ad uno spettacolo), via Duomo, Corso Cavour (tratto dalla Torre del Moro a Piazza Cahen), rientro alla caserma Piave (porta carraia su via Roma).

Dalle ore 18:00 alle 24:00 è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli all’interno della ex Caserma “Piave” nella parte antistante l’ingresso della sede del Corteo Storico e su tutta l’area di parcheggio a disco orario antistante l’ex Palazzina Comando.

Dalle ore 18:00 alle 24:00 viene autorizzata la sosta dei veicoli dei figuranti partecipanti al corteo sugli spazi a strisce gialle riservate a bus turistici in Piazza d’Armi.  

A decorrere dalle ore 20:30 e fino al termine, viene istituito il blocco della circolazione stradale, ad eccezione dei residenti del centro storico e del servizio del trasporto pubblico locale, con deviazione dei flussi veicolari  presso il parcheggio del Campo della Fiera ed il parcheggio di Via Roma. Potrà essere consentita una breve riapertura della circolazione stradale, per permettere il transito di veicoli per motivi eccezionali, nei momenti in cui le vie non sono impegnate dal Corteo delle Dame.

Dalle ore 20:30 alle 24:00, inoltre, è vietata la circolazione e la sosta a tutti i veicoli in Piazza Duomo.

 Il servizio del trasporto pubblico locale viene così disciplinato:

Tutte le linee del trasporto pubblico locale dirette in Piazza Duomo dopo le ore 20:30, si attesteranno come capolinea in Piazza Cahen;

Tutte le linee del trasporto pubblico locale in arrivo a Piazza della Repubblica effettueranno il percorso normale fino alle ore 20:30; dalle ore 20:30 il capolinea sarà spostato in strada di Porta Romana (area Fiorenzi). 

 Sabato 18 giugno 2022 – Staffetta dei Quartieri

Dalle ore 20:00 alle 24:00 è vietata la circolazione e la sosta di tutti i veicoli in piazza Duomo, al fine di consentire lo svolgimento della manifestazione della “Staffetta dei Quartieri”.

Dalle ore 21:00 alle 24:00 è vietata la circolazione veicolare in via Soliana, via delle Scalette, vicolo di Maurizio, via Cesare Nebbia, Largo Ravelli, via Felice Cavallotti, Corso Cavour, con deviazione a destra su via Angelo da Orvieto, via Luca Signorelli, piazza Gualterio e via dei Gualtieri. 

L’organizzazione dei servizi, per la buona riuscita della manifestazione, sarà curata direttamente dall’Ufficio di Polizia Locale, dal Servizio Segnaletica Stradale, dai volontari della Protezione Civile di Orvieto e dalla collaborazione degli organizzatori promotori della staffetta.

Dalle ore 19:00 alle 24:00 vige il divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in piazza Marconi, limitatamente all’area di sosta posta lungo il muro vescovile fino alla confluenza con via Cesare Nebbia, in via delle Scalette e vicolo di Maurizio.

 La circolazione del trasporto pubblico locale sarà così disciplinata:

– Circolare “C”: dalle ore 20:00 fino al termine delle gare, da Porta Maggiore svolterà a destra su Strada delle Conce con rientro in Piazza Cahen.

– Circolare “A” e navetta bus aggiuntiva: dalle ore 20:00 fino al termine delle gare farà capolinea in Piazza Cahen con possibilità di estensione fino a Piazza Marconi.

• Domenica 19 giugno 2022  – Corpus Domini

Dalle ore 03:00 alle 14:00 è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli lungo tutto il percorso del Corteo Storico e della Processione Religiosa.

Dalle ore 08:00 alle 14:00 è vietata la circolazione in città di tutti i veicoli, lungo tutto il percorso del Corteo Storico e della Processione Religiosa. Uscita del Corteo Storico dalla caserma “Piave” (prima porta carraia su via Roma), quindi: via Roma, piazza Angelo da Orvieto, via Arnolfo di Cambio, piazza XXIX Marzo, via della Pace, piazza Corsica, piazza Vivaria, Palazzo del Capitano del Popolo, via della Costituente, via Duomo, piazza Duomo (ingresso in Duomo dalla porta laterale lato canonici, e uscita dalla porta centrale in unione con la processione religiosa), via Lorenzo Maitani, piazza Febei, via Ippolito Scalza, piazza Clementini, via Alberici, via Garibaldi, piazza Ranieri, via Loggia dei Mercanti, via della Commenda, via Filippeschi, piazza della Repubblica, Corso Cavour, via di Piazza del Popolo, piazza del Popolo, piazza Vivaria, via della Pace, piazza XXIX Marzo, via Arnolfo di Cambio, piazza Angelo da Orvieto, via Montemarte, Corso Cavour, via Duomo, Piazza Duomo (la presenza di alcuni figuranti del Corteo Storico assiste alla benedizione del Cardinale Mario Grech; rientro in Duomo della processione religiosa). 

Il Corteo Storico, ad eccezione delle rappresentanze che restano alla benedizione, prosegue invece per: via Soliana, piazza Marconi, via Postierla, via Santo Stefano, Corso Cavour, piazza Belisario, via Belisario, via Roma (rientro alla caserma “Piave” dalla prima porta carraia su via Roma). 

Al termine della benedizione anche la rappresentanza del Corteo rimasta in piazza Duomo rientrerà alla caserma “Piave” seguendo il percorso: via Duomo, Corso Cavour, piazza Belisario, via Belisario, via Roma (rientro alla caserma “Piave” dalla prima porta carraia su via Roma).

Dalle ore 09:00 alle 14:00 è vietata la circolazione di tutti i veicoli tra Porta Maggiore e Piazza della Repubblica – Piazza Cahen – Via Roma – Corso Cavour –  Via Postierla.

Il divieto di circolazione non si estende agli automezzi appartenenti ai servizi di Stato Civile e Militare, della C.R.I. e dei servizi sanitari e Polizia nel caso di effettiva esigenza o di grave emergenza di pubblico interesse. Qualora vi siano necessità di transiti per acquisto medicinali urgenti presso una farmacia situata nel centro storico, i veicoli verranno indirizzati presso la farmacia di turno situata in periferia.

Dalle ore 08:00 alle 14:00 è vietata la sosta, con rimozione dei veicoli, in tutta piazza Marconi, ad eccezione dei veicoli autorizzati. 

Dalle ore 03:00 alle 14:00 è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli all’interno della ex Caserma “Piave” nel tratto antistante l’ingresso della sede del Corteo Storico e su tutta l’area di parcheggio a disco orario antistante l’ex Palazzina Comando.

Dalle ore 07:00 alle 14:00 è autorizzata la sosta dei veicoli dei figuranti partecipanti al corteo sugli spazi a strisce gialle riservate a bus turistici in Piazza d’Armi.

 La circolazione del servizio trasporto pubblico locale sarà così disciplinata:

– Circolare “B”, linea 5, linea 14 e tutte le altre linee aggiuntive effettueranno capolinea in  strada di Porta Romana (area Fiorenzi).

– Circolare “A”: dalle ore 08:00 alle 14:00 effettuerà il capolinea in Piazza Marconi anziché Piazza Duomo; intorno alle ore 13:00, orario di rientro del corteo storico che percorrerà via Soliana e via Postierla, il servizio verrà temporaneamente sospeso

Il servizio di taxi e autonoleggio da rimessa seguirà la stessa disciplina prevista per gli autobus di linea; inoltre, sarà consentito l’accesso fino alle ore 09:00 ai possessori di garage all’interno del Centro Storico ed ai figuranti che parteciperanno al corteo muniti di autorizzazione. 

4. Domenica 19 giugno  2022:  Concerto della Banda Musicale della Gendarmeria della Città del Vaticano 

 Il corteo della Banda Musicale della Gendarmeria della Città del Vaticano partirà da piazza XXIX Marzo lungo il seguente percorso: via Felice Cavallotti, Corso Cavour, via del Duomo, piazza Duomo.

Dalle ore 14:00 alle 21:00 è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in via Felice Cavallotti.

La banda musicale sarà scortata dalla Polizia Locale, sia per l’afflusso in piazza Duomo sia per il deflusso fino a piazza XXIX Marzo. In deroga a quanto sopra indicato e compatibilmente con l’ingombro delle strade causato dai cortei sarà consentita la circolazione dei veicoli di soccorso, di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria in servizio di emergenza. Il personale in servizio di vigilanza o di scorta alle varie manifestazioni adeguerà il proprio comportamento alle eventuali variazioni di programma o di percorso che dovessero verificarsi senza preavviso.

Il Comando di Polizia Locale adotterà i provvedimenti contingibili dettati da ragioni di emergenza, ordine pubblico o circolazione veicolare e pedonale. 




E’ attivo il pannello luminoso “ztl attiva/non attiva” in via Maitani

E’ stato installato in via Maitani il pannello luminoso a messaggio variabile “ztl attiva/ztl non attiva” a supporto della segnaletica esistente relativa al varco elettronico di accesso alla zona a traffico limitato del centro storico Orvieto.  L’intervento rientra in un più ampio piano, a cura dell’ufficio segnaletica e con il coordinamento della Polizia Locale guidata dalla comandante Alessandra Pirro, con il quale l’amministrazione comunale sta sostituendo la segnaletica stradale ormai obsoleta e sta integrando quella esistente per migliorare l’accesso alla città e la fruibilità dei parcheggi di attestamento.  In tale contesto sono stati installati in questi giorni segnali stradali aggiuntivi a ridosso del parcheggio di Foro Boario/Campo della Fiera e della rotonda di Porta Maggiore e posizionati nuovi cartelli nei pressi della zona abitata sulla strada che conduce alla frazione di Rocca Ripesena. 

“L’installazione del pannello luminoso sul varco elettronico di via Maitani – spiega l’assessore alla Viabilità, Gianluca Luciani – va ad integrare la segnaletica esistente e ci consente di migliorare e rendere maggiormente efficace le informazioni sulle modalità di ingresso alla zona a traffico limitato uniformando quindi la comunicazione agli altri punti di accesso presenti in città. Continuiamo nel frattempo nell’operazione di sostituzione e potenziamento della segnaletica stradale su tutto il territorio comunale. In particolare lungo la strada di accesso a Rocca Ripesena, raccogliendo le preoccupazioni dei cittadini, dopo aver posizionato nuovi cartelli con indicazioni sul rispetto dei limiti di velocità procederemo anche all’installazione di dissuasori stradali per prevenire potenziali situazioni di pericolo”. 




Approvato il nuovo calendario scolastico, s’inizia il 14 settembre e si finisce il 10 giugno

La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’istruzione, Paola Agabiti, ha approvato il calendario scolastico per l’anno 2022-2023. “Le lezioni – informa l’assessore Agabiti – avranno inizio in Umbria il 14 settembre 2022 in tutte le scuole di ogni ordine e grado e termineranno il 10 giugno 2023 nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. È fissato al 30 giugno 2023 il termine dell’attività educativa nella scuola dell’infanzia”.  

La Giunta regionale ha stabilito inoltre la sospensione delle lezioni per tutti gli ordini di scuola per le festività riconosciute dalla normativa statale vigente (quali: tutte le domeniche; 1 novembre 2022, festa di Tutti i Santi; 8 dicembre 2022, Immacolata Concezione; 25 dicembre 2022 (domenica), Natale; 26 dicembre 2022, Santo Stefano; 1° gennaio 2023, Capodanno; 6 gennaio 2023, Epifania; 9 aprile 2023 (domenica), Pasqua; 10 aprile 2023, Lunedì dell’Angelo; 25 aprile 2023, Festa della Liberazione; 1° maggio 2023, Festa del Lavoro; 2 giugno 2023, Festa della Repubblica; Festa del Santo Patrono) e per le seguenti giornate individuate dalla Regione: 31 ottobre 2022; dal 23 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023, compresi, per le vacanze natalizie; dal 6 aprile 2023 all’11 aprile 2023, compresi, per le vacanze pasquali; 24 aprile 2023; 3 giugno 2023.

Il calendario scolastico prevede 205 giorni di attività didattica, che si riducono a 204 nel caso in cui la Festa del Patrono ricorra in un giorno lavorativo nel corso dell’anno scolastico. Le Istituzioni scolastiche hanno la facoltà di adattare il calendario scolastico alle esigenze specifiche derivanti dal Piano dell’Offerta Formativa.




Preadottato il nuovo piano dei rifiuti. Più differenziata, termovalorizzazione e Le Crete attiva

La giunta regionale ha preadottato il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti che è stato presentato alla stampa il 16 giugno dalla presidente Donatella Tesei e dall’assessore all’ambiente Roberto Morroni. I punti salienti riguardano la diminuzione del 4,4% della produzione dei rifiuti, una ulteriore spinta sulla differenziata al 75% e la riduzione della frazione non recuperabile e non riciclabile a un massimo del 7% in anticipo di 5 anni sugli obiettivi prefissati a livello nazionale e europei.

“Il percorso del nuovo Piano – ha ricordato la Presidente Tesei – è stato avviato nel luglio di due anni fa, con la costituzione e l’istituzione di un Comitato Tecnico Scientifico che, con un lavoro rigoroso e puntuale, ha fornito un quadro della situazione dell’Umbria, evidenziandone le criticità e i ritardi notevoli causati dalla mancanza di una programmazione coerente con le esigenze del territorio regionale. Analisi scientifiche e approfondimenti tecnici sulle migliori esperienze in materia di gestione dei rifiuti a livello nazionale ed europeo sono stati le basi per la definizione della proposta che abbiamo preadottato ieri per un Piano – ha rilevato – che fa compiere un passo in avanti all’Umbria, garantendo risposte concrete a problematiche di grande rilevanza”.

 “Un Piano – ha detto il vicepresidente Morroni – che persegue due scopi fondamentali: garantire la stabilità e l’autosufficienza regionale del ciclo integrato dei rifiuti e collocare l’Umbria fra le regioni più avanzate del nostro Paese e dell’Europa. Un Piano moderno, che introduce criteri di efficienza e di miglioramento sotto il profilo della sostenibilità ambientale ed economica. Punti salienti del nuovo Piano sono il recupero di materia, scandito dall’obiettivo di incrementare la raccolta differenziata al 75%, e la valorizzazione energetica del rifiuto e degli scarti della raccolta indifferenziata con l’entrata in funzione di un termovalorizzatore dal 1° gennaio 2028. “Un Piano, quindi, di svolta – ha ribadito Morroni – capace di assicurare la chiusura del ciclo dei rifiuti, proposito fallito dalle precedenti amministrazioni”.

Il vicepresidente Roberto Morroni, nell’illustrare in dettaglio il percorso svolto dal Comitato tecnico-scientifico dal 20 luglio 2020 ad oggi, si è soffermato, in particolare, sulla novità rappresentata dal servizio di incenerimento con recupero energetico. “L’impianto, nel rispetto dei principi di autosufficienza e prossimità, avrà una capacità effettiva limitata a 160mila tonnellate all’anno di rifiuti trattati, sia urbani che speciali, di produzione regionale. Una quantità – ha evidenziato – appropriata, in linea con le esigenze dell’Umbria”.

“Sarà l’Auri – ha specificato ancora Morroni – a decidere la localizzazione puntuale dell’impianto di termovalorizzazione, attraverso un apposito iter che prevede varie fasi. Entro quattro mesi dall’approvazione del Piano regionale, tramite avviso pubblico di manifestazione d’interesse, sarà avviata la procedura per la progettazione, la realizzazione e la gestione dell’impianto. Entro diciotto mesi dall’approvazione, avverrà l’affidamento, cui seguiranno trenta mesi per realizzare l’impianto. La messa in esercizio, che stimiamo dal 1° gennaio 2028, segnerà l’interruzione del conferimento in discarica dei rifiuti derivanti dal ciclo di gestione dei rifiuti urbani che possono essere recuperati dal punto di vista energetico”.

Quanto alla localizzazione dell’impianto, “sono state definite le mappe delle aree non idonee del territorio regionale e si terrà conto comunque, in quelle che non vi sono comprese, di vincoli come la presenza di zone agricole di pregio” ha detto il vicepresidente Morroni, sottolineando come “compete alla Regione la pianificazione e la programmazione degli impianti pubblici, mentre sarà l’Auri a stabilire dove sarà realizzato l’impianto di recupero energetico”.

Le discariche diverranno sempre più marginali e nel Piano è previsto che quelle attive saranno ridotte a tre, Borgogiglione, Belladanza e Le Crete, poi in una seconda fase rimarranno solo le ultime due, quindi Orvieto sarà sempre più centrale per quanto riguarda i rifiuti non riciclabili. Morroni ha poi sottolineato che “per superare l’attuale frammentazione e polverizzazione che limita l’efficienza del sistema, con un servizio organizzato per l’intero territorio regionale: un solo gestore si occuperà dei servizi di superficie, raccolta, spazzamento e trasporto; un solo gestore per i servizi di trattamento e smaltimento; un solo gestore per il servizio di trattamento termico con recupero energetico”.

La proposta di Piano preadottata dalla Giunta regionale prosegue il suo iter partecipativo e autorizzativo; l’approvazione definitiva da parte dell’Assemblea Legislativa è prevista entro l’anno in corso.




Processione del Corpus Domini del 16 giugno, ordinanza per la circolazione veicolare

Giovedì 16 giugno 2022 si celebra la “Memoria dell’istituzione del Corpus Domini” che culminerà in Duomo alle ore 18 con la solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi seguita alle ore 19:00 dalla Processione del Santissimo Sacramento lungo le strade e piazze limitrofe alla Cattedrale.

Al fine di consentire l’ordinato svolgimento della Processione Religiosa del Corpus Domini la circolazione veicolare è così disciplinata:

– Dalle ore 16:00 alle 21:00 vige il divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli lungo le strade interessate al percorso della Storica Processione del Corpus Domini e precisamente: Piazza Duomo  – Via  Soliana – Zona piazza Marconi, lungo tutta l’area di sosta fino alla confluenza con  via Cesare Nebbia – Via Cesare Nebbia – Via dei Gualtieri – Piazza  Gualterio – Via  Duomo.

 Dalle ore 20:00 di mercoledì 15 giugno fino alle 21.00 di giovedì 16 giugno, è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in Via Cesare Nebbia, a partire dal civico 24 fino alla intersezione con Via delle Scalette per consentire la realizzazione delle infiorate.  

Durante il passaggio della Solenne Processione, il personale di Polizia Locale in servizio, effettuerà le interruzioni o deviazioni del traffico per il tempo strettamente necessario al passaggio del corteo.

– Dalle ore 18:45 fino alle 21:00 di giovedì 16 giugno è vietato il transito veicolare in Piazza Duomo, con blocco della circolazione in corrispondenza di Via Lorenzo Maitani e Piazza Marconi. 

La circolazione del servizio trasporto pubblico locale avverrà con la seguente modalità:

– Circolare “C”: dalle ore 18:45 alle 20:30 effettuerà il percorso da Porta Maggiore svolta a destra su strada delle Conce e rientro a Piazza Cahen;

– Circolare “A”: dalle ore 18:45 alle ore 20:30 effettuerà il capolinea in Piazza Marconi.

La Polizia Locale adotterà tutti i provvedimenti contingibili dettati da ragioni di emergenza, ordine pubblico o circolazione veicolare e pedonale. 




Gravissimo incidente sulla A1 tra un’auto e un mezzo pesante, deceduta una donna e tre feriti

Nella mattina del 15 giugno è accaduto un gravissimo incidente tra Fabro e Orvieto sull’autostrada in direzione di Roma. Una donna è deceduta e altri tre passeggeri dell’auto sono feriti. Sul posto si sono recate subito i soccorsi del 118, i vigili del fuoco e le pattuglie della polizia stradale della sottosezione di Orvieto. Sono in corso di accertamento le cause dell’incidente tra una macchina e un mezzo pesante.

Sull’auto viaggiava un’intera famiglia, tre persone sono ferite e sono state trasferite all’ospedale di orvieto per le cure mentre una donna di circa 70 anni è deceduta.




CNA costruzioni, con il blocco delle cessioni dei crediti a rischio 500 imprese e 2,5 mila posti di lavoro

La CNA torna a chiedere interventi urgenti per il settore edile penalizzato dal blocco della cessione dei crediti maturati con il Superbonus. Secondo un’indagine nazionale condotta dalla stessa associazione nella sola Umbria con il blocco del sistema sono a rischio 500 imprese del settore e oltre 2,5 mila posti di lavoro. La CNA chiede che il governo nazionale intervenga con urgenza per dare garanzia sulla chiusura dei cantieri che sono stati già avviati ma soprattutto per rassicurare le tante aziende oggi in bilico perché si è scelto di bloccare in corsa invece di modificare dopo la chiusura della fase dei lavori, l’intero sistema dei bonus edili. “Sono mesi che denunciamo questo rischio e in questi giorni le imprese stanno concretamente ricevendo lettere dalle banche – afferma Pasquale Trottolini, responsabile di CNA Costruzioni Umbria -. Non c’è più tempo da perdere.”

Dopo l’approvazione della legge di Bilancio 2022 che confermava la possibilità di effettuare lo sconto in fattura e di cedere i crediti fiscali agli intermediari finanziari, le domande presentate all’Enea sono aumentate dell’80%. “Basti pensare – aggiunge Trottolini – che in Umbria sono passate dalle 1.586 di fine 2021 alle attuali 2.872. Parliamo di un valore economico di 535 milioni di euro, di cui solo il 70% concluso, mentre altri 200milioni restano tuttora appesi.” Le domande presentate a livello regionale sono relative a 1.431 abitazioni unifamiliari e 849 cosiddette unità immobiliari funzionalmente indipendenti, con investimenti rispettivamente di 161milioni e 85milioni di euro, mentre 592 sono riferite a condomini, un numero pari a poco più del 20% delle pratiche ma con investimenti previsti che cubano per oltre la metà del totale.

“La stretta sulla cessione del credito obbligherà tante imprese a portare i libri contabili in tribunale perché, dopo aver concesso lo sconto in fattura, oggi si trovano con crediti che, a lavori ormai conclusi, non sono più in grado di cedere. Ma ci sono anche imprese che, pur non avendo applicato lo sconto in fattura, stentano a farsi pagare da privati che, a loro volta, avevano messo mano alla riqualificazione energetica e sismica dei propri immobili facendo conto sulla possibilità di cedere il credito agli intermediari finanziari, soprattutto banche, e oggi non possono più farlo.”

Le imprese umbre del settore Costruzioni (edili e impiantisti) sono circa 11mila, di cui quasi il 70% composto da ditte individuali poco patrimonializzate e a rischio di forte indebitamento per la mancanza di pagamenti di commesse già concluse. “Questo non potrà non avere effetti sul rating d’impresa e quindi sulla possibilità di accedere al credito bancario, i cui costi, peraltro, stanno salendo velocemente spinti dall’inflazione e dal rialzo dello spread. E questo è un autentico paradosso per imprese che, sulla carta, sono piene di commesse. Il Governo e il Parlamento non possono permettere che si verifichi un corto circuito di questo tipo. I dati dimostrano che il sistema dei bonus e la possibilità di cessione dei crediti rappresentano misure anticicliche che hanno permesso di aumentare il Pil, facendo fronte alla crisi pandemica e, ora, anche a quella provocata dal conflitto in corso. Ma sono anche misure utili e necessarie a riqualificare il patrimonio immobiliare. Li si vuole rimettere in discussione? Va bene, ma solo dopo aver sanato le situazioni pregresse, garantendo la chiusura dei cantieri già conclusi o avviati e la messa in sicurezza delle imprese delle Costruzioni. Sempre che la tenuta del sistema, la sostenibilità e il New Green Deal continuino ad essere una priorità per il Paese” – conclude Trottolini.




Orvieto intitola due strade simbolo del centro storico a Lea Pacini e Marcello Conticelli

Per decenni hanno operato per la valorizzazione della memoria storica della Città di Orvieto espressi nella creatività e nell’artigianato artistico che ha interpretato la cultura, la storia, la tradizione e la fede degli orvietani per la solennità del Corpus Domini, ed oggi, alla vigilia di questa festa fortemente identitaria per questa città, in segno di gratitudine per quanto hanno realizzato nel corso della loro vita, Orvieto intitola a Lea Pacini e Marcello Conticelli due luoghi simbolo

Nello stesso giorno, venerdì 17 giugno a partire dalle ore 10 si svolgerà infatti la duplice cerimonia di apposizione delle targhe di intitolazione: della piazzetta compresa tra Corso Cavour e via de’ Montemarte (detta di Fontana Secca ma ancora priva di denominazione) a LEA PACINI ideatrice e creatrice del Corteo Storico; e del tratto di strada compreso tra via del Popolo e Piazza Cimicchi (oggi denominata Via Vivaria) a MARCELLO CONTICELLI artigiano dei metalli ed artista di grande valore.

Tali intitolazioni fanno seguito alle mozioni approvate all’unanimità dal Consiglio Comunale, e avverranno alla presenza del Sindaco, Roberta Tardani, dei rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale, dei rappresentanti dell’Associazione “Lea Pacini” e i familiari di Lea Pacini e Marcello Conticelli

Nel 1951, la Signora Lea Pacini – di cui lo scorso 19 febbraio sono stati celebrati i 30 anni dalla scomparsa – raccolse l’invito dell’allora Vescovo Mons. Francesco Pieri che le propose di ideare qualcosa che avrebbe potuto accompagnare la processione religiosa del Corpus Domini con il fine di ricreare e celebrare il Miracolo Eucaristico, facendo rivivere nella città una splendida atmosfera medievale. Fu l’inizio di un lavoro impegnativo di creazione dal nulla di un progetto grandioso, un’opera che impegnò senza sosta la Signore Pacini e i suoi collaboratori più stretti, sarte qualificate e persone di sua fiducia. Lei stessa cuciva, disegnava, dipingeva e guidava le sarte nel difficile compito di dare forma a quei meravigliosi abiti, pezzi unici realizzati rigorosamente a mano da sapienti mani artigiane. Ebbe la geniale idea di far sfilare anche cittadini illustri, conosciuti da tutti in città per il loro lavoro, per l’occupazione o per il ruolo che ricoprivano e ciò contribuì al fatto che, nel giro di poco tempo, le domande per entrare come figurante divennero numerose. Il Corteo divenne in breve un simbolo di serietà e rispettabilità. Esso rappresentava quel senso di appartenenza alla comunità cittadina che in precedenza si era perso. Di anno in anno la Signora Pacini scriveva a mano persino le convocazioni dei figuranti fino ad arrivare a 400 lettere. Seduta nella stanza alla sua scrivania, nella sala del Palazzo del Capitano del Popolo, la signora Lea sceglieva, vedendoli camminare verso di lei, i figuranti che sempre più numerosi si presentavano per il reclutamento. Ogni costume doveva essere assegnato nel modo più rigoroso possibile, ogni personaggio doveva saper interpretare l’abito che indossava e il conferimento di un costume non era mai casuale. Nel 1973 venne nominata Cavaliere al merito della Repubblica Italiana e nel 1991 fu promotrice dell’istituzione di un’associazione ad hoc per la continuità e la gestione del Corteo Storico, associazione che oggi porta il suo nome.

Marcello Conticelli – artista del ferro battuto – viene intitolata la strada sulla quale insisteva la sua bottega artigiana, attualmente denominata “Via Vivaria” (tratto compreso tra Via del Popolo e Piazza Cimicchi) riconoscendogli il grande valore umano e l’ingegno dell’artista che ha lasciato alla Città di Orvieto un grande patrimonio artistico. Proprio nella sua bottega di Via Vivaria, a due passi dal Palazzo del Popolo, egli creò innumerevoli opere d’arte. Solo per il Corteo Storico realizzò i disegni degli stendardi, ma anche gli scudi, gli spadoni, le armi, i camaglio, le gorgere, gli elmi, i pugnali, uno scettro di comando, le medaglie in smalto, le collane di rame, nonché la sommità della struttura che sorregge un grande stendardo con il vecchio stemma del Comune di Orvieto. Altro manufatto pregiato da lui creato è il nuovo Reliquario del S.S. Corporale a lui affidato dall’Opera del Duomo su disegno dell’Arch. Stramaccioni che attualmente sfila nella processione del Corpus Domini. Tra le altre opere d’arte da lui realizzate vi sono anche il Calice donato a Papa Paolo VI in occasione della sua visita ad Orvieto nel 1964; il Reliquiario di Santa Cristina di Bolsena nel 1980; le armature di epoca romana per il corteo storico di Bagnoregio; un trono e un ostensorio per la tradizionale festa di Santa Rosa a Viterbo. Nel 1973, Marcello Conticelli fu nominato Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dal Capo dello Stato Giovanni Leone e nel 2011 gli fu assegnato il Premio “Il Pialletto d’Oro” come artigiano orvietano dell’anno. Egli realizzò moltissimi lavori tutt’ora presenti e visibili nella nostra città: insegne di alberghi, esercizi commerciali e addirittura dell’Istituto per Geometri di Ciconia. L’intitolazione della via che per decenni ha risuonato dei colpi di martello battuto sul ferro forgiato nella sua bottega, è il segno della riconoscenza all’uomo e alla grande eredità che ha lasciato attraverso opere che restano nel tempo e sono vanto dell’artigianato orvietano nel mondo.




Tornino i rintocchi delle campane del Moro e del Maurizio, la richiesta trasversale di Riccetti, “La mia Orvieto” e Olimpieri

In molti non si erano resi conto ma da alcuni anni, non giorni o settimane, i rintocchi delle campane della Torre del Moro e quelli della Torre del Maurizio non si sentono più. Complici il lockdown e i tanti problemi di quest’ultimo biennio abbondante silenziosamente un altro pezzo di storia di Orvieto è stato silenziato. Come sempre quando si discute di campane e suoni i cittadini si dividono in due, pro e contro, senza alcuna possibilità di dialogo. Intanto la petizione è arrivata oltre le 800 firme in pochissimi giorni e sicuramente l’amministrazione comunale per il Moro e l’Opera del Duomo per il Maurizio ne dovranno tenere conto. La questione arriverà anche in consiglio comunale grazie al consigliere Stefano Olimpieri. E la città parla, discute, sul rintocco delle ore, delle mezz’ore e dei quarti d’ora. Qualche “vicino” già teme di non poter più dormire; ma il problema vero sono le campane? Eppure ogni week-end torme di gente vociante, per utilizzare un eufemismo, si attarda nei locali, qualcuno con le casse in piena notte improvvisa dj-set ben oltre l’ora dedicata agli spettacoli e agli intrattenimenti regolarmente autorizzati, e con decibel sparati senza alcun controllo.

Non saranno le campane a disturbare, come non hanno mai disturbato nel corso dei decenni e dei secoli passati. Anzi, era un modo per ricordarsi qualche appuntamento, per i più piccoli di tornare a casa dopo aver giocato, un legame con la tradizione e la storia della città. Lucio Riccetti, Italia Nostra, sottolinea chiaramente, “ben venga il ripristino delle campane della torri del Moro e di Maurizio auspicato dal consigliere Olimpieri. Sulla Torre del Moro l’orologio è stato montato in tempi recenti (fine ‘800 primi ‘900) spostando la campana dalla torre del Palazzo del Popolo. Resto perplesso su un passaggio del testo di Olimpieri: se scrive che i rintocchi delle campane sulle due torri sono identitari per i cittadini orvietani, come fanno quegli stessi rintocchi ad essere fastidiosi?”. Intanto si potrebbe iniziare con la riattivazione dell’orologio e soprattutto con una migliore illuminazione del Moro, già sarebbe un bel segnale, in attesa di ripristinare le campane, magari con accorgimenti tecnici che oggi sono sicuramente possibili ma non cancelliamo la tradizione, la storia, l’identità in nome di una richiesta di silenzio che nel passato, anche recente, non aveva mai interessato le campane civiche del Moro.