Studenti e docenti di Liceo Artistico, Classico, Professionale e Alberghiero in piazza con il sindaco per dire “No alle guerra in Ucraina”

Featured Video Play Icon

Nel giorno delle Ceneri e del digiuno richiesto dal Papa per l’Ucraina, gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Artistico Classico e Professionale di Orvieto si sono dati appuntamento in Piazza Cahen. Non è stata una manifestazione autogestita, ma una vera e propria lezione all’aperto a cui hanno partecipato docenti, personale ATA, studenti e sindaco di Orvieto insieme per dire un forte e fragoroso “NO alla guerra!”. A coordinare la manifestazione la docente Lorena Frustagatti e i rappresentanti d’istituto che hanno dato vita a una lunga serie di interventi con poesie, citazioni e con la lettura iniziale dell’articolo 11 della Costituzione che, ricordiamolo, recita:

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.




La Caritas si mobilita per portare aiuti in Ucraina

La presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, riunitasi il 28 febbraio a Firenze all’indomani della chiusura dell’Incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, ha ricevuto da Caritas Italiana un aggiornamento circa la situazione emergenziale in Ucraina. Ai Vescovi sono state portate le testimonianze dei responsabili di Caritas Ucraina (Chiesa greco-cattolica) e Caritas Spes (Chiesa latina). “C’è un grande bisogno di unità e sostegno – spiega don Vyacheslav Grynevych, direttore della Caritas Spes –, di sentire che non siamo soli, che l’umanità è una grande famiglia e che il Signore è vicino e vede il sonno inquieto degli uomini, la preoccupazione delle madri, ascolta le preghiere degli anziani e il Suo cuore palpita all’unisono con i nostri cuori”. In questo momento difficile, aggiunge Tetiana Stawnychy, presidente di Caritas Ucraina, “abbiamo bisogno della vostra solidarietà e delle vostre preghiere, del vostro sostegno per avere la possibilità di rispondere alla crisi umanitaria e assistere le persone colpite dalla guerra”.

La Presidenza della CEI, a fronte di queste drammatiche testimonianze, rinnova quindi l’appello espresso in questi giorni insieme ai 60 Vescovi del Mediterraneo presenti a Firenze: si depongano subito le armi e si promuova ogni azione a favore della pace. L’esperienza vissuta a Firenze indica un percorso condiviso: attraverso l’ascolto e il dialogo, è possibile superare ogni motivo di conflitto e costruire ponti di pace.

La Presidenza invita a sostenere la raccolta fondi, avviata da Caritas Italiana, per far fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto, chiamando anche alla prossimità con le sorelle e i fratelli ucraini che sono nel nostro Paese. In questa fase è importante non disperdere le azioni ma seguire le indicazioni che Caritas Italiana fornirà in base all’evoluzione della situazione.

Caritas Italiana è infatti in costante collegamento con le Caritas in Ucraina, in coordinamento con Caritas Europa e Caritas Internationalis e resta accanto alla popolazione, confermandosi una presenza instancabile nell’emergenza, con una costante attenzione alle persone. Inoltre, a fianco e a supporto delle Caritas dei Paesi confinanti, si adopera per l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra. Si stima che nei prossimi giorni tra uno e cinque milioni di ucraini potrebbero cercare rifugio in Europa: l’intera rete delle Caritas diocesane su tutto il territorio nazionale sostiene le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione in sofferenza o in fuga e a contribuire all’accoglienza di quanti arriveranno in Italia.

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Europa/Ucraina”) tramite:

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111

• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474

Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119Fonte:www.chiesacattolica.it




Approvato in giunta regionale piano per Case di Comunità, centrali operative e piano pandemico

La giunta regionale su proposta dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, ha approvato nella seduta del 28 febbraio, tre atti di grande importanza per la programmazione sanitaria dei prossimi anni: si tratta della dislocazione delle case e ospedali di comunità, nonché delle centrali operative territoriali, nell’ambito del PNRR 2021 – 2026, del Piano strategico operativo regionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale 2021-2023, nonché del Piano operativo regionale e le schede di intervento della Missione Salute 6, sempre inserita nell’ambito del PNRR.

 “Si tratta di un passaggio significativo – ha spiegato l’assessore Colettoche apre una nuova fase in un contesto, come quello sanitario, che è stato fortemente segnato dalla pandemia che comunque, rappresenta un’esperienza significativa anche per orientare le scelte future”. Relativamente all’atto sulla dislocazione delle case e degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali, l’assessore Coletto evidenzia che “sostanzialmente si punta ad un vero e proprio potenziamento della sanità territoriale prevedendo all’interno delle case di comunità molti servizi che vanno dalla specialistica ambulatoriale, al servizio di prenotazione delle prestazioni, ambulatori di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, servizio infermieristico. Le centrali operative territoriali inoltre, – ha spiegato l’assessore – faranno sì che vengano evitati inutili accessi al pronto soccorso degli ospedali attraverso la presa in carico sul territorio di quei pazienti che per le cure possono essere indirizzati direttamente alle case di comunità”.

 Per quanto riguarda il Piano pandemico, Coletto dopo aver ricordato che “l’Umbria si dota di un nuovo Piano operativo a distanza di molti anni, visto che il Piano precedente porta la data del 2007”, – ha precisato che –  “lo schema approvato è in aderenza alle direttive nazionali che tratteggiano un percorso per affrontare una pandemia influenzale”. A livello regionale, quindi, è stata individuata la catena di comando in caso di pandemia con l’individuazione di una unità di crisi e di un comitato pandemico.

Infine, per quanto riguarda il Piano operativo regionale e le schede di intervento della Missione Salute 6 nell’ambito del PNRR, l’assessore ha spiegato che l’obiettivo del Piano regionale sarà come indicato a livello centrale, migliorare l’efficacia nel rispondere ai bisogni di cura delle persone, anche alla luce delle criticità emerse nel corso dell’emergenza pandemica, ed è articolata in due componenti fondamentali: la prima punta a potenziare le  reti di prossimità, le strutture intermedie e  la telemedicina per l’assistenza territoriale, la seconda  ha come priorità l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del servizio sanitario.




Beatrice Casasole, “sollevatore in piscina e poltrona dentistica alla USL due servizi importanti in favore dei più fragili”

La consigliera Beatrice Casasole segnala due importanti novità che sono destinate a riportare il livello dei servizi ai più fragili verso l’alto.  “E’ stato ripristinato il sollevatore presso la piscina comunale che aiuterà le persone con disabilità nella attività natatoria: da rammentare che il sollevatore da troppi anni non era più funzionante. Allo stesso tempo – scrive in un comunicato la stessa Casasole – lo studio dentistico presso gli ambulatori USL tornerà ad avere una poltrona moderna, dove i pazienti possano avere tutti i confort, oltre a contribuire a migliorare l’operato dei medici. La mancanza del sollevatore in piscina e della poltrona presso lo studio dentistico della USL creavano molte criticità, tant’è che nei mesi passati, su sollecitazione di diversi cittadini, mi sono attivata con l’amministrazione comunale al fine di risolvere tali problematiche.

Con due question-time presentate tra novembre e dicembre scorsi, le situazioni sono arrivate sul tavolo del sindaco e in poco tempo si sono arrivate le risposte che permetteranno a tanti cittadini di vedersi migliorare servizi essenziali. Nel ringraziare il positivo e tempestivo intervento del sindaco, ringrazio anche i cittadini che con le loro sollecitazioni hanno contribuito direttamente alla risoluzione delle questioni”.